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Elezioni 2024 nel Mondo: l’impatto sugli investimenti

Quasi tutto il mondo nel 2024 andrà al voto; oggi scopriremo come questo influenzerà gli investimenti.

Il 2024 si candida ad essere l’anno con il maggior numero di elezioni di sempre.
Il 6 Giugno 2024 partono le elezioni del Parlamento Europeo si vota nei 27 Stati membri della UE.  Queste elezioni avranno incidenza sulle scelte politiche dell’Unione Europea dei prossimi anni. Le previsioni vedono un possibile aumento dell’incidenza dei partiti di destra e quindi un possibile aumento del protezionismo e recrudescenza dell’antieuropeismo. Questo favorirà alcuni settori rispetto ad altri ed occorrerà aggiustare i portafogli.

Altre elezioni importanti si svolgeranno in India, Indonesia, Bielorussia, Russia (già tenute), Iran, Regno Unito e Taiwan, ed altri minori, sono in tutto 71 gli Stati che andranno alle elezioni in quest’anno.

Le elezioni in Russia si sono tenute già a Marzo ed hanno visto la scontata riconferma di PUTIN e dei suoi sodali. Le elezioni russe, con i loro problemi di democrazia,  hanno rafforzato la posizione interna di Putin con la totale assenza di concorrenti.  La conseguenza diretta è stata un ulteriore inasprimento degli attacchi in Ucraina e una chiara evidenza dell’appoggio politico alla Russia da parte del blocco Asiatico ed emergente. Si vuole accelerare il processo di conquista dei territori per costringere a una resa.  Le conseguenze economiche e finanziarie dirette sono poche, quelle umanitarie gravissime, dal punto di vista finanziario la conseguenza sarà un’accelerazione dei settori strategici ed armamenti senza uguali nella storia dell’Europa.  

Le elezioni del Regno Unito, forse previste per Giugno, lasciano prevedere una possibile vittoria del Laburisti dopo circa 14 anni di regno dei conservatori.  L’economia UK non è in buona salute ed ha passato una brutta fase di peggioramento dal Brexit in poi. Il ritorno dei laburisti potrebbe invertire le politiche conseguenti alla Brexit e rimettere in moto fiducia dei consumatori e delle imprese, nonché invertire la tendenza negativa dell’immobiliare? Tale vittoria potrebbe dare il via alla fine di una tendenza protezionistica ed isolazionista dettata dai conservatori e quindi dare un impulso alla crescita economia in UK.  14 anni di governo Tory hanno indebolito molto Londra e quindi c’è molta voglia di cambiamento in Inghilterra. Vittoria molto probabile e possibile ritorno del denaro sulle piazze UK.

In India si vota tra pochi giorni, saranno le elezioni più grandi del mondo, 900 milioni di elettori.  L’india è uno dei paesi che cresce di più, si prevede una rielezione del Presidente Modi per continuare nel processo di sviluppo in India.  Si tratta di un paese con tanta parte della popolazione povera ma dotata di grande capacità di sviluppo, grazie anche alla presenza di tantissimi ingegneri ed informatici.  Questo rende l’India uno dei paesi con grandi potenzialità nel lungo termine, il fattore demografico è fortissimo e potrebbe sostituire la Cina in quei settori strategici tecnologici manufatturieri verso i quali sono già iniziati le imposizioni di dazi alla Cina da parte dei paesi occidentali.

Ma le elezioni più importanti sono in USA, si vota il 5 Novembre.  Statisticamente l’anno delle elezioni in USA è un anno di grande crescita per i mercati finanziari ed al momento i dati confermano questa tendenza.  Alcune settimane fa la Fed  aveva annunciato circa 6 tagli dei tassi nel 2024 a partire dal Giugno, ma i dati di questi giorni sull’inflazione in aumento, unito ai dati di crescita economica forte e salita dell’occupazione, fanno pensare che non ci saranno tutti questi tagli o che addirittura non ci saranno tagli dei tassi di interesse nel 2024. Invero già all’inizio dell’anno si era davanti alla possibilità che questo annuncio fosse più indirizzato a creare una via di crescita a Wallstreet per arrivare alle elezioni con i mercati finanziari USA sui massimi e quindi fare da spot al rinnovo dell’attuale amministrazione Biden. Ma i dati economici vanno contro questa previsione. Le elezioni USA sono un vero enigma, non si sa neppure se i due candidati potranno effettivamente scontrarsi a Novembre. La nomination di Trump non è in discussione ma la giustizia USA potrebbe arrivare in extremis a decretarne l’ineleggibilità, la nomination di Biden neppure è in discussione ma la sua salute sembra sempre precaria e si discute sull’opportunità di eleggere un presidente che potrebbe non riuscire a portare a termine il mandato presidenziale.

Lo scenario principale di questi giorni è che la FED non abbasserà i tassi o li abbasserà poco, l’economia USA è già molto forte e l’inflazione rimane sostenuta.  Viceversa la BCE potrebbe essere costretta a ribassare i tassi per dare un po’ di spinta all’economia Europea. In questo scenario ci sarebbe un deprezzamento dell’euro contro dollaro ed una conseguente importazione di inflazione, visto che tutte le materie prime nell’area euro sono acquistate in dollari (compreso il petrolio).  C’è da dire che il deprezzamento dell’euro porterebbe anche a una maggiore competitività delle aziende europee ma al prezzo di un costo di produzione maggiore.  Quindi come vedete tanti aspetti contraddittori ed un lavoro delle Banche centrali non facile e non facilmente interpretabile

L’elezione di Trump sembrerebbe, ad oggi, quelle politicamente più stabilizzanti per il sistema economico mondiale, in quanto il nuovo presidente avrebbe come primo compito (promessa elettorale) quello di far chiudere sia il fronte bellico Russo-Ucraino, smorzare la tensione in medio oriente, alleggerire lo stress tra USA e Cina.  (questo potrebbe essere molto positivo per l’economia europea)  Ma le elezioni di Trump sono anche uno spauracchio per la democrazia in USA e significherebbe una possibile limitazione  di alcuni ideali libertari affermatisi nella società americana ….

Se la geopolitica è diventata così importante, il principale fattore che la determina sono le elezioni. Il 2024 è per questo motivo uno degli anni più difficili da interpretare da un punto di vista macroeconomico. Sarà necessario aggiornare spesso i portafogli d’investimento per evitare rischi eccessivi e per cavalcare i cambiamenti che si faranno avanti ogni mese sul fronte dei dai.

Il 2024 è e sarà un anno “Data-driven”.  La consulenza d’investimento con movimenti tattici sarà indispensabile per affrontare dinamicamente i cambiamenti che vivremo quest’anno, c’è valore sia sul mercato obbligazionario che azionario, quindi soluzioni redditive sia per soluzioni obbligazionarie che per soluzioni azionarie.

Prima di assumere decisioni di investimento è necessario incontrare un Consulente Finanziario abilitato, iscritto all’albo tenuto da OCF.  Il Consulente dovrà valutare la tua situazione finanziaria, i tuoi obiettivi di investimento ed associare ad ogni obiettivo d’investimento un rendimento atteso e un profilo di rischio condiviso.

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La Geopolitica influenza gli investimenti?

Ci sono fasi economiche nelle quali la Geopolitica, rispetto agli altri fattori, influenza particolarmente l’andamento delle attività finanziarie, attualmente stiamo vivendo una di queste fasi economiche. 

Al consulente finanziario è richiesto di sviluppare anche questo tipo di competenze, oltre ad interpretare le variabili fiscali monetarie e comportamentali, poiché questo consente di comprendere gli effetti sui mercati e l’analisi dei diversi scenari prospettici sui quali impostare una strategia o una tattica d’investimento.

La tensione crescente tra il blocco Asiatico/emergente (Russia, Cina e Brasile) ed il blocco occidentale (diretto dalle politiche USA), già presente prima, ma accentuata dalla Guerra Russo/Ucraina, ha generato un forte attrito e per il momento ha portato al forte indebolimento del mercato finanziario Cinese che ha perso circa il 40% dai massimi di mercato.

Il mercato finanziario Russo rispecchia lo scarso peso economico del PIL della Russia, anche se con elevate oscillazioni, l’incidenza dell’embargo ha causato pochi danni alla Russia ma ingenti danni soprattutto all’Europa (costo energetico) ed alle aziende che avevano una pesante esposizione come esportatori in Russia. Possiamo dire che è stato quasi del tutto riassorbito questo shock che aveva coinvolto anche i mercati finanziari dei paesi dell’Est che si sono ripresi alla grande. 

Lo shock energetico che ha colpito le aziende europee, conseguente all’inizio del conflitto, è stato riassorbito solo parzialmente ed ha indotto un profondo rallentamento economico soprattutto per la locomotiva d’Europa, la Germania. Solo pochi settori tech sono usciti dalla fase di rallentamento e si tratta di aziende strategiche.
Il settore finanziario ha beneficiato dell’aumento dei tassi di interesse, ma il settore industriale, commerciale ed immobiliare è ancora schiacciato da una serie di pesi; non ultimo il rischio di un allargamento del conflitto di Israele e l’improvviso blocco delle catene logistica di approvvigionamento semilavorati e vendita con l’area asiatica, conseguenza di una possibile chiusura dello stretto di Suez.

Il grande vincitore di questa fase Geopolitica è senza dubbio l’USA, vantando indipendenza energetica, essendo esportatore netto di petrolio e mantenendo al suo interno gran parte della catena del valore di produzione, i mercati finanziari USA sono sui massimi
Indici come l’S&P 500 dominano i mercati ed è aumentato enormemente il divario di ricchezza. L’andamento favorevole del mercato USA e la forte esposizione del risparmiatore americano al mercato azionario ha accentuato la crescita della ricchezza pro-capite. In Usa la ricchezza pro-capite ha superato di balzo la ricchezza di paesi notoriamente ricchi come l’Italia ma votati al risparmio Immobiliare e titoli di stato (tracollati negli ultimi anni).

C’è anche da dire che l’economia Usa è risultata ancor più vincente grazie al citato peso sulle economie europee conseguente alla guerra Russa e al successivo Embargo energetico….

Indebolite le aziende europee, le aziende USA hanno potuto contare su uno scenario commerciale con meno concorrenti. La supremazia tecnologica USA ha fatto il resto ed oggi vediamo l’America condottiera di quella che è la nuova rivoluzione industriale dell’intelligenza artificiale, rivoluzione che cambierà il volto all’economia nei prossimi 10 anni e oltre.

L’AI è il principale tema di guerra commerciale tra USA e Cina. Dopo aver ridotto le potenzialità dell’economia Europea, la CINA è il vero campo di battaglia economica degli USA. L’embargo sull’alta tecnologia (Chip AI) e gli ostacoli allo sviluppo delle aziende tech cinesi (vedi caso Xiaomi) sono la punta dell’Iceberg di un fenomeno molto più largo che passa per l’imposizione di dazi all’importazione e il cosiddetto Reshoring, ossia il rientro delle attività manufatturiere strategiche entro i confini degli USA. Un processo parziale di de-globalizzazione che è presente nel piano di entrambi i potenziali nuovi presidenti USA e che è stato reso strategico dai lock-down cinesi post Covid.
È in questo scenario che si giustificano le valutazioni molto più alte dei titoli delle aziende USA rispetto a quelle Europee e soprattutto rispetto a quelle Cinesi. Il mantenimento di un livello di tensione geopolitico avvantaggerà ancora di più l’economia USA ed indebolirà Europa e Cina
Arrivati a un certo punto, creato un vantaggio competitivo non colmabile, i cordoni verranno allentati. Si arriverà a una nuova fase di pace temporanea, con allentamento delle tensioni geopolitiche e una nuova fase di espansione dell’economia mondiale per accelerare ulteriormente la crescita USA.  
L’alternativa dei blocchi contrapposti non serve a nessuno…. Men che meno un conflitto atomico. Dobbiamo augurarci che con l’approssimarsi delle elezioni americane a Novembre si allenti un po’ la tensione e chi vince decida di dare al pianeta una nuova fase di serenità e prosperità.

Al momento una strategia d’investimento non può che contenere sia strumenti d’investimento che cavalchino la rivoluzione industriale in corso, sia uno zoccolo duro destinato a bond con cedole interessanti su scadenze appropriate. L’inserimento in portafoglio di strumenti difensivi che si possano apprezzare in caso di aumento delle tensioni geopolitiche è essenziale per conservare spazi di manovra qualora lo scenario peggiori drasticamente. 

Prima di assumere decisioni di investimento occorre rivolgersi a un consulente finanziario abilitato, iscritto ad OCF, far valutare la propria situazione finanziaria e patrimoniale, identificare obiettivi ed orizzonti temporali di investimento ed associare ad ogni portafoglio un obiettivo di rendimento ed una propensione al rischio.

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FAT FINGER e ALGORITMI : Capire la finanza partendo da semplici fenomeni

FAT FINGER e ALGORITMI capire la finanza partendo da semplici fenomeni nza

Non riesci a comprendere gli eccessi di pessimismo   e le grandi  oscillazioni dei mercati finanziari ?  

Per capirne di più spieghiamo i fenomeni  “FAT FINGER” ed  “ALGORITMI AD ALTA FREQUENZA”

Alcuni eccessivi ribassi di mercato, che sembrano giustificati dalle notizie politiche o economiche negative, (Guerre, fallimenti, recessioni)  spesso nascondono eventi che niente hanno a che vedere con la solidità delle aziende o l’andamento delle vendite e quindi gli utili delle società.

Due di questi fenomeni sono il FAT FINGER e gli ALGORITMI AD ALTA FREQUENZA.

Il FAT FINGER (tradotto “IL DITO GROSSO o GRASSO”) è un eccesso di salita o discesa di un titolo o di un intero indice semplicemente perché un Trader di una grande Banca d’Investimento ha commesso un errore nell’inserire un ordine di acquisto o di vendita.   Facciamo un esempio : immaginiamo che una grande Banca o un Fondo d’investimento debba impiegare 1 Miliardo di Euro per acquistare un titolo ALPHA.  Il Titolo ALPHA ha un valore di mercato di  1,1 euro.   Nell’inserire l’ordine di acquisto il trader “FAT FINGER” sbaglia ad inserire un ordine di acquisto ed immette un ordine a 11,1 euro invece di 1,1 euro.  In tal caso accadrebbe un forte rialzo del prezzo del titolo ALPHA fino ad arrivare a 11,1 euro o quasi (dipende dal volume di ordini o da eventuali blocchi del mercato) e tutto ciò accade per un semplice errore di digitazione.   Ugualmente può accadere, ma con ribasso,  se  viene immesso un ordine di vendita ad un prezzo sbagliato di 0,11 euro.  Immaginate poi che quando ci sono questi andamenti anomali si attivano gli ordini automatici di cui parleremo al prossimo paragrafo.  Ovvio che una volta esaurite le vendite e gli acquisti legati al “FAT FINGER” il titolo rientrerà sui livelli normali, lasciando però sul campo perdite ingenti per chi ha comprato o venduto in perdita, chi è stato fermo non ha subito danni ma al limite ha subito solo uno spavento.

GLI ALGORITMI AD ALTA FREQUENZA sono dei software che immettono ordini di vendita e di acquisto automatici al verificarsi di determinate oscillazione dei prezzi dei titoli.  Questi software servono per migliorare il controllo del rischio o per fare utile dai piccoli movimenti dei prezzi ma in alcuni casi possono condizionare molto i mercati finanziari.   Facciamo un esempio nel quale questi algoritmi possono causare grandi ribassi di mercato:  mettiamo che una compagnia di Assicurazioni BETA  si affidi a un Algoritmo ad alta frequenza per tutelarsi in caso di grossi ribassi del mercato. Se il prezzo di un indice o di una obbligazione scende al di sotto di un determinato livello, in automatico si generano ordini di vendita.  Ma la Compagnia BETA non è la sola società ad aver impostato questo Algoritmo, c’è anche la Banca GAMMA ed il fondo DELTA ad aver impostato un algoritmo su quel titolo o indice. Ecco che si innescano una serie di vendite a catena causate da un ribasso del titolo o dell’indice che generano altre vendite e che poi fanno sprofondare il titolo o l’indice  a livelli inverosimili.  Con questo meccanismo, questo è un dato reale di oggi, abbiamo tante  Aziende quotate in Borsa che presentano un prezzo di mercato  al di sotto della liquidità di cassa,  cioè il loro valore di mercato è inferiore addirittura al denaro che hanno sul conto corrente bancario.  Quindi, quando ci sono questi eccessi di mercato, vendere è solitamente la cosa peggiore da fare poiché incassiamo una perdita certa e favoriamo ulteriori crolli di un indice che vale molto di più.

Durante i miei studi accademici degli anni 80 e 90, i Prof di Economia e Finanza spiegavano che il prezzo di una azione, di un’indice o di un BOND  rispecchiano razionalmente le notizie e le informazioni,  i titoli incorporano già tutte le notizie note… In oltre 25 anni di lavoro ho compreso che invece in un mercato totalmente irrazionale nel quale ci sono tanti fenomeni anomali quali i  FAT FINGER e nel quale dominano gli ALGORITMI AD ALTA FREQUENZA, quasi mai il prezzo di un titolo rispecchia le notizie, le informazioni e lo stato di salute delle Aziende o degli Stati che lo hanno emesso.  

Il mercato finanziario è sempre o eccessivamente pessimista o eccessivamente ottimista, raramente è razionale o lo è senza che nessuno se ne accorga.    

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Le rivolte sociali e la fine dell’austerità : Monti e la Nuova Europa

03/10/2012

La politica dell’austerità forse serve proprio a questo in Italia, a mettere a nudo gli sprechi ed indurre il sistema a trovare delle soluzioni a un problema che finora nessuno aveva voluto affrontare :  LA SCARSITA’ DELLE RISORSE.

Per anni politici ed elettori compiacenti si sono convinti che le risorse pubbliche fossero un pozzo senza fondo cui attingere per se stessi e per gli amici senza nessuna limitazione, creare la burocrazia per poter creare posti di lavoro per gestirla ….  UNA FOLLIA  …… L’euro è venuto a mettere a nudo un sistema di sperpero di cui oggi vediamo alcuni esempi in TV  come la punta di un immenso iceberg sommerso dove nessuno si salva.

A questo serve l’AUSTERITY  ????   Forse per paesi come l’Italia o come la Grecia non possiamo dire che sia inutile, anzi ha lo stesso effetto di un digiuno per una persona che ha una intossicazione alimentare.

Se l’austerità non aggravasse la situazione dei poveri e dei deboli creando nuova povertà  sarebbe quasi auspicabile un periodo di lunga ristrettezza per creare una Italia nuova, sana e con maggiori prospettive per il futuro …… ma il costo sociale è enorme e non ancora pienamente espresso.

Ecco quindi che tra mille dubbi e distinguo si apre uno spiraglio di luce ad una attenuazione  delle politiche di rigore e con esse si prefigura un nuovo Governo Monti.

Il Leader che non c’era, una personalità dalla grande cultura in grado di conversare senza disagi con tutti i personaggi più potenti al Mondo, l’unica speranza di realizzare quel cambiamento di atteggiamento e porre le basi per un nuovo RINASCIMENTO.

Nessuno è perfetto, anche questo Monti deve avere i suoi tremendi difetti e limiti, per il momento non si vede nulla di meglio in questa pletora di ladri accattoni e delinquenti che continuano a depredare l’Italia.   

Ma veniamo ai numeri terribili di questi giorni:

Crollo verticale delle immatricolazioni di automobili

Crollo verticale del PIL

Previsione di recessione anche nel 2013 (istat)

Previsione di aumento della disoccupazione all’11,3%

Ecc….

Con  questi dati e senza questo Governo saremmo già fuori dall’Euro fuori dall’Europa e con almeno 3 Banche nazionali già fallite …….

Chi non si rende conto di questo e chi continua a denunciare l’inappropriatezza di questo Governo o  non capisce di Economia  (ed in tal caso è giustificato, non è colpa sua) oppure volontariamente cerca di pescare consenso per essere eletto nella CASTA,  il vecchio metodo all’Italiana.  

Incrociate le dita, nel prossimo anno si metteranno in gioco tutti i risparmi (liquidi e immobili) che faticosamente gli Italiani hanno accumulato negli ultimi 50 anni……… si aprirà un periodo cruciale che ci vedrà o tutti vincenti o tutti perdenti,  saranno messi in discussione le pensioni, le prestazioni assitenziali, la sanità pubblica, i posti di lavoro nella pubblica amministrazione,  finanche la proprietà privata (l’IMU è solo il primo passo).

Bisogna uscire da questo baratro e rilanciare una nuova fase per il nostro Paese che spinga verso una crescita dell’occupazione ed una risalita degli indici di natalità.   

MA ADESSO PARLIAMO DI INVESTIMENTI :

Gli ultim tre anni hanno regalato ai nostri clienti soddisfazioni incredibili, le scelte di allocazione in obbligazioni in valuta estera e titoli corporate hanno consegnato risultati inaspettati, rendimenti vicini al 10% annuo …. ma la festa su questi titoli in parte è finita si avvicina una nuova fase economica e si aprono nuove sfide che è necessario interpretare.

I tassi del mercato obbligazionario nei prossimi anni saranno molto più bassi fino a registrare rendimenti negativi nel caso di una fiammata inflattiva con uscita dalla recessione,  quando ciò avverrà per adesso è ancora un mistero e bisogna navigare a vista.

Ma questi sono i temi da cavalcare :  Poco obbligazionario governativo, zero obbligazionario governativo USA, UK e Japan, una moderata posizione su Obbligazionario Corporate, una modifica strutturale dell’approccio ai mercati obbligazionari dei paesi Emergenti (qui non mi sbilancio perchè ho delle idee che non voglio farmi rubare), una moderato aumento sull’obbligazionario inflation linked.   Materie prime costantemente in portafoglio ma con un approccio attivo di entrata ed uscita sui picchi di mercato. Azionario su megatrend e altro dividendo.  

Sarà una stagione difficile quella invernale 2012-2013 auguro a tutti voi di fare le scelte giuste d’investimento per preservare il vostro patrimonio.

N.B. Il presente articolo è solo informativo sulle attività svolte e non deve essere considerato consiglio d’investimento. Per poter ricevere consigli d’investimento è necessario rivolgersi a un consulente finanziario ed illustrare la propria situazione finanziaria, i propri obiettivi d’investimento e misurare la propensione al rischio.

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Il paradosso di Bernanke

IL PARADOSSO DI BERNANKE

Era ormai da alcuni mesi che registravamo una assenza di informazioni utili ad aggiornare il sito,  credo che adesso siamo difronte ad una nuova fase di mercato o quantomeno di fonte alle prove generali di un cambiamento epocale.

Il tentativo di inversione dei tassi d’interesse ha preso piede nelle ultime settimane, comportando una netta caduta di tutti gli assets obbligazionari.  Ci troviamo difronte alle prove generali della futura crisi globale ??     quella che sarà poi il frutto di una ripresa reale dell’economia ??

Ma partiamo dal titolo:   “IL PARADOSSO DI BERNANKE”

il precedente responsabile della FED,  GREENSPAIN ci aveva regalato il CONUNDRUM un enigma sulla curva dei tassi, l’attuale presidente Bernanke ci omaggia di un Paradosso.  Credo di aver letto per primo questo termine in una relazione di un gestore internazionale, che non cito per ovvi motivi.  

Il paradosso è il seguente:  una volta quando c’erano notizie positive la Borsa festeggiava con grandi rialzi, si concretizzava la possibilità di un’uscita dalla crisi ed un ritorno verso una fase di prosperità.   Nelle ultime settimane la notizia positiva di una ripresa del mercato del lavoro in USA e l’accenno ad un possibile ridimensionamento delle politiche espansive della Fed ha causato un vero Panic Selling.   La fuga dalle attività obbligazionarie tutte e dall’azionario è stata generalizzata, eppure tutto ciò nasceva da notizie positive sulle aspettative economiche.

In parole povere il mercato sperava che le notizie uscissero negative per perpetuare quella salita drogata dalle immissioni di liquidità della FED, pazzesco ……

Eppure, a parer mio, si tratta solo di una prova generale.  Il mercato è tuttaltro che in ripresa e soprattutto in area euro avremo dei duri nodi che verranno al pettine quando si faranno avanti i problemi legati all’ingiustificato apprezzamento valutario.

Io ho la mia teoria:  la forte uscita di denaro dall’area Euro conseguente alle crisi del 2011 e la ricerca di rendimenti soprattutto verso le valute emergenti, si è improvvisamente invertita.  Il veloce rientro di capitali dall’estero ha spinto verso un veloce apprezzamento dell’euro nei confronti di tutte le valute, emergenti si, ma anche USD.

Il deleveraging dal rischio potrebbe avere quindi un impatto rilevante anche sulle esportazioni nel medio, visto che l’area euro ha perso improvvisamente circa 7% di competitività (dovuto all’apprezzamento valutario).

Come si traduce tutto ciò ??   Calo della competitività = calo delle esportazioni = calo del PIL dei paesi euro = nuove immissioni di liquidità da parte della BCE  =  stimoli all’economia con tassi zero

Funzionerà questa cura per l’Europa ??

1) Ci sono forti dubbi che la cura possa essere adottata, in Germania andiamo verso le elezioni e questo potrebbe portare una scarsa volontà di risolvere i problemi per privilegiare il risultato elettorale

2) le politiche di rigore stanno facendo crollare i consumi in tutti i paesi ed anche in Germania il rallentamento è evidente

3) sono messe in discussione la ripresa della Cina e della sua domanda di macchinari ed attrezzature

4) l’assenza di un’unione politica crea grandi problemi alla possibilità di adottare misure drastiche, rende sempre possibile un’uscita di alcuni paesi dall’euro

Insomma ci troviamo di fonte problemi insormontabili e nessuna soluzione adottata, tranne quella temporanea di DRAGHI del “qualunque cosa accada salveremo l’Euro” …. una promessa che potrebbe trovare presto grandi oppositori in Germania.

Cari amici lettori, la strategia da scegliere non è stavolta univoca, si può basare solo su una grande diversificazione e su un abbassamento del rischio.  Ritengo che sia meglio assumersi del rischio investendo su azioni a dividendo anzicchè prendersi ora rischi obbligazionari.    Il resto tenerlo su strumenti che diano un piccolo rendimento ed una grande liquidabilità,  per investire su cose più profittevoli c’è tempo.

N.B. il presente articolo esprime semplicemente le opinioni dell’autore e sono rappresentativi dell’attività professionale svolta. In nessun modo i contenuti di questo articolo sono da considerare consiglio d’investimento. Per ricevere consigli e consulenza all’investimento è necessario incontrare un Consulente Finanziario, illustrare la propria situazione personale e finanziaria, misurare la propensione al rischio ed individuare gli obiettivi d’investimento. Solo dopo queste attività si potranno ricevere consigli personalizzati d’investimento

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La nuova normalità finanziaria

22 luglio 2013 –  Comprendere come si evolverà il sistema finanziario e quali sono le forze in campo è l’unico modo per intuire oggi quale possa essere la strategia vincente d’investimento.  

 Le manovre non convenzionali di politica monetaria hanno creato un “mondo finanziario” nuovo, ciò ha modificato la realtà studiata dalla teoria economica classica.  Gli stessi cicli economici hanno via via accorciato la loro durata, non hanno neppure le stesse caratteristiche studiate in passato.   Le fasi di espansione e di restrizione del credito seguivano e dettavano alcune regole di mercato.  A una fase di espansione corrispondeva una decisa accelerazione del ciclo economico cui seguiva inflazione e restrizione del credito e decelerazione economica.  I tassi bassi incidevano subito sul credito e sulla crescita, questo meccanismo si è bloccato, non si concede credito a chi ha bisogno di credito, non chiede credito chi lo potrebbe avere.

L’espansione senza limiti della base monetaria, motivato dalla necessità di far sopravvivere il sistema finanziario agli eccessi della finanza creativa, ha creato un nuovo mondo finanziario, tanto denaro in circolazione, inflazione bassa, poco credito, immobiliare in crisi, tassi negativi sulle obbligazioni, poca crescita economica.  

Un nuovo mondo che ha necessità di un ritorno al passato – con una profonda crisi tipo il 1929 ?

oppure un nuovo mondo che sarà governato da nuove regole ?   

Basandoci sul principio di autoconservazione dell’ uomo, principio che sembra non ancora mutato, la tendenza sarebbe quella di credere in una nuova normalità,  ossia un mercato finanziario che cerca di sopravvivere a se stesso ed ha bisogno di creare una motivazione per un reale aumento dei tassi sul mercato obbligazionario.

La motivazione potrebbe essere proprio una forte crescita della domanda e della produzione mondiale nei prossimi 3 anni.  La previsione di un triennio di crescita creerebbe le prerogative ad una fase di ripristino di tassi reali positivi sul mercato obbligazionario e di conseguenza una potenziale riduzione dell’indebitamento degli Stati. 

Questa nuova normalità è l’unica giustificazione alla “droga monetaria” delle Banche Centrali,  provare a vedere se Keynes aveva ragione, inondare il pianeta di moneta fino a quando non si comincerà a spenderlo facendo ripartire l’economia,  correre il rischio di cadere in una spirale inflazionistica che a sua volta sarebbe un ulteriore spiraglio per la riduzione dell’indebitamento pubblico e privato.

Alla fine non è una scelta ….. è il naturale percorso che è stato avviato da Greenspan e che proseguirà fino al ritorno dell’occupazione reale e della crescita reale.

La sfida del futuro per assicurare benessere alle prossime generazioni è questa.

Quali saranno le innovazioni o le evoluzioni in grado di generare questo valore ?   ci sono tanti cantieri aperti:

1)  l’energia pulita

2) l’automobile elettrica

3) l’aumento della classe media nel globo

4) i consumi interni dei paesi emergenti

5) nuove esperienze di consumo (TV e  Smartphone intelligenti)

e tanti altri.

Possiamo affidare ad alcuni eventi una probabilità alta di verificarsi,  in primis è molto probabile che nel corso dei prossimi tre anni assisteremo ad un aumento dei tassi d’interesse, diciamo che potremmo arrivare ad una curva inclinata positivamente nella quale a breve i tassi siano sopra il 2% e nel lungo termine intorno al 4%,  con enormi differenze sotto il punto di vista della solvibilità dell’emittente.   Tutto ciò con una volatilità in aumento sul mercato obbligazionario.  Un altro evento molto probabile è che l’inflazione a medio termine si assesterà su livelli di poco superiori al 2% con punte verso il 3%.

Per quanto attiene il mercato azionario dovremmo assistere ad una forte crescita dei titoli azionari che distribuiscono elevati dividendi, saranno la nuova fonte di valore che tenderà a sostituire temporaneamente gli assets obbligazionari con scadenze lunghe (incapaci di offrire un rendimento reale a medio termine).

Si apre una stagione importante per lo stock picking, il mercato sarà molto selettivo, ci saranno società che riusciranno a cavalcare in maniera particolare il mercato di riferimento, c’è un’alta probabilità di vedere una continuazione del trend rialzista per i titoli farmaceutici, assisteremo a forti impennate e forti scivoloni sui finanziari, potrebbe iniziare una nuova fase di concentrazioni specie per le società di piccole dimensioni, i settori dei beni di consumo ma soprattutto quelli del lusso potrebbero continuare una fase di forte salita, quando i dati saranno incoraggianti ripartiranno i prezzi delle materie prime e con essi l’inflazione.    Per assistere ad una crescita dei titoli dell’ecologia occorrerà una nuovo surriscaldamento del mercato energetico/petrolifero,  Il mercato sarà molto più selettivo e si tornerà alle valutazioni di bilancio in chiave prospettica.   

Insomma avere a disposizione buoni gestori d’investimento farà la differenza tra successo con rischio contenuto, e reddito contenuto con rischio elevato.

In questo campo c’è veramente un’enorme differenza tra i gestori,  ce ne sono alcuni che per quanto si sforzino non riescono a produrre risultati, altri che riescono a “cavar sangue dalle rape”.    Scovare dove si trova il valore ed in che modo perseguirlo sarà la strategia vincente del prossimo triennio.  Per gli investitori di liquidità si protrae il periodo di difficoltà, si inseguono le offerte di deposito con rendimenti che coprono solo parte del tasso d’inflazione,  inoltre chi ha oltre 100.000 euro deve preoccuparsi anche dell’annunciata partecipazione alle perdite delle Banche in caso di default, si scambia quasi certezza di non perdere  in valore nominale con certezza di perdere in termini reali.   Per gli investitori obbligazionari di lungo termine è già da qualche mese iniziata la fase di correzione e si presume continuerà, tra alti e bassi, per i prossimi tre anni.  Tempi duri ed occorrerà pagare le cedole in linea con l’inflazione con perdite in caso di liquidazione anticipata. 

Sul mercato immobiliare finanziario internazionale ci potrebbero essere delle sorprese allorché ripartirà l’inflazione, allo stato attuale difficilmente il mercato immobiliare italiano vedrà una stagione positiva, anzi il peso di tassazione e controlli fiscali in uno con la crisi economica comporterà ulteriori forti correzioni del prezzo degli immobili  …… a meno di miracoli economici.

Insomma come tutti i gestori suggeriscono, un po’ di valore c’è su alcuni mercati obbligazionari emergenti ma per il resto c’è valore soprattutto sui mercati azionari in maniera molto selettiva.

Si rende interessante quindi un approccio bilanciato o, per gli investitori più prudenti, un ricorso a strumenti ibridi quali le obbligazioni convertibili per parte del portafoglio.  Sempre per gli investitori più prudenti è consigliabile far ricorso a strumenti a tasso variabile ed una quota di titoli legati all’inflazione. Destinare poco del patrimonio ai titoli di Stato Italiani per ridurre il rischio di portafoglio, e diversificare parte del portafoglio in obbligazioni in valuta estera con durate 3-5 Years. 

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Attenzione, nota bene, tutto quanto descritto in questo articolo è solo una rappresentazione dell’attività svolta e non è da considerare consiglio d’investimento.  Per ricevere consigli d’investimento è necessario rivolgersi ad un consulente finanziario, illustrare la propria situazione personale e patrimoniale, misurare il profilo di rischio.  Solo allora sarà possibile ricevere consigli d’investimento.

Post in evidenza

Gli investimenti e la Famiglia – Separazione e Divorzio

Il giorno del Matrimonio segna una tappa importante della vita di ognuno, una tappa importante del proprio progetto di vita. 

L’impatto sul patrimonio e sulla gestione degli investimenti sovente non viene tenuto nella giusta considerazione, tranne che nel momento della crisi del Matrimonio. 

La scarsa considerazione delle conseguenze di una crisi matrimoniale possono impattare in maniera devastante sui rapporti patrimoniale se non si è mantenuta una giusta cautela,  anche in questo caso occorre pianificare e strutturare gli investimenti in modo da generale tutele per la famiglia e per il patrimonio in senso stretto. 

Non si vuole qui rappresentare solo l’opportunità di una giusta attenzione nella tutela del patrimonio contro gli eventi di crisi imputabili ad una delle due parti o ad entrambe,  ma soprattutto la gestione preventiva di una attenta strutturazione del patrimonio per evitare che l’evento comporti ulteriore aggressione dei rapporti e conseguenti vuoti nella gestione economica della famiglia post crisi. 

In un rapporto di coppia sono spesso riportati posizioni patrimoniali dei coniugi opposte e le tutele servono a preservare principalmente una delle parti da  comportamenti anche volontariamente fraudolenti o dalla scoperta successiva di un chiaro intento patrimoniale dietro un sentimento anche in origine inesistente,  ma ormai non sono solo queste le posizioni di tutela che si verificano, diciamo unilaterali.   

Difatti non sono infrequenti le cautele che entrambi i coniugi (nessuno dei quali in posizione patrimonialmente minoritaria)  possono porre prima e durante il matrimonio per favorire una corretta interpretazione dei rapporti economici,  favorendo in tal modo una crisi del matrimonio civile ed il rispetto degli impegni che ciascuno si è posto.

Non solo quindi tutele ma regole condivise,  per evitare che il danno ai sentimenti ed agli affetti familiari  divenga anche danno patrimoniale di una o entrambe le parti.   

Un buon consulente vi guida attraverso scelte consapevoli che favoriscono la famiglia anche in caso di crisi del contratto.  

Post in evidenza

Paura e Avidità, come i sentimenti influenzano le scelte d’investimento

In qualunque attività umana le persone sono influenzate da due sentimenti contrapposti, la paura e l’avidità.  La paura è quel sentimento che ci spinge a non fare qualcosa o a chiudere immediatamente un’attività che avevamo intrapreso, è un’emozione importante, ci tiene al riparo dai pericoli, in alcuni casi ci salva la vita;  ma può essere anche un’emozione negativa quando la paura ci spinge a non fare niente, al punto di divenire patologica allorchè ci impedisce di svolgere le normali attività della vita come camminare, uscire, mangiare, amare, insomma quando ci impedisce di “vivere”.

Di converso l’avidità potremmo definirla come quel desiderio di avere di più, più amore, più sesso, più lavoro, più amici, più danaro, più beni materiali.   L’avidità, nel senso buono del termine, è quel sano desiderio che ci spinge ad essere insoddisfatti  di noi stessi e ci conduce alla ricerca del  miglioramento personale professionale ed economico.  Come la paura,  anche l’avidità  può diventare un’emozione negativa quando ci spinge a scelte azzardate e irrazionali, quando ci fa rischiare di perdere ciò che di più importante abbiamo nella nostra vita, quando diventa patologica ricerca del possesso a tutti i costi, priva di qualsiasi  freno morale.

Quali sono le attinenze con economia, finanza e  scelte d’investimento ??

L’economia è una scienza sociale come tale è strettamente influenzata dai comportamenti dei singoli ed i comportamenti dei singoli possono essere replicati da tanti divenendo comportamenti di massa.

Anche nella gestione dei propri risparmi le persone sono mosse da questi due sentimenti, in eterna lotta. Sentimenti che si trasmettono diventando “moto di massa” incidendo sull’andamento dei mercati finanziari

La paura degli investitori si esprime in due modi:

  1.       La volontà di non fare nulla, mantenere i  soldi su di un conto corrente o addirittura “sotto la mattonella”  anche se si è consapevoli che si tratti di una scelta sbagliata.   Gli investimenti sono qualcosa che viene percepito da molti come complicato, occorre applicarsi e comprendere almeno alcuni aspetti delle diverse forme d’investimento,  la maggioranza degli italiani non solo manca della cultura di base in materia di gestione del denaro ma rifiuta anche l’approccio a tale problematica.   Si tende ad ignorare il problema scegliendo di rinunciare al rischio in cambio di una perdita certa ……  difatti se si possiede, per esempio, 100.000 euro su di un conto corrente senza una adeguata remunerazione,  dopo 10 anni il potere d’acquisto statisticamente sarà circa la metà, 100.000 euro consentiranno di comprare tra 10 anni beni per  50.000 euro di oggi.  Si accetta una perdita certa per non avere il “rischio di guadagnare”.
  2.       La voglia di scappare dalle scelte effettuate.   I risparmiatori che assumono scelte d’investimento diversificate, piene e consapevoli, pur essendo informati che le fasi negative di mercato sono frequenti e dovranno essere sfruttate per ottenere guadagni maggiori, possono incappare nella paura di non farcela.   La paura li spinge a scegliere irrazionalmente di scappare da quanto investito facendo diventare la paura un sentimento patologico e produttore di perdite.

L’Avidità tende ad operare nei due modi opposti:

  1.       La persona può essere tentata  di sopravvalutare le proprie capacità, questa condizione, tipica di quasi tutti gli uomini e donne,  a considerarsi più intelligente o più furbo (anche quando mancano parzialmente elementi  importanti di conoscenza)  spinge a scelte azzardate.  Allorchè la fortuna dovesse arriderci  cominciamo a pensare di essere invincibili e ciò auto-alimenta la nostra avidità e quindi l’azzardo.  Si finisce per considerare le scelte personali come razionali quando i dati di input che possediamo sono inesistenti.   L’esperienza negativa  che ne consegue  trasforma  gli avidi  o in “poveri” o  in persone estremamente “Paurose”.
  2.       L’avidità colpisce anche quando l’esperienza del rapido arricchimento offusca la mente dell’investitore.  Ho visto nella mia carriera tanti Impiegati, Ingegneri, professori, commercialisti, medici, abbandonare la propria professione per inseguire il sogno di generare un grande reddito senza lavorare.    Le pubblicità di tanti siti finanziari inducono molte persone a credere che si possa guadagnare comodamente da casa facendo click per un paio d’ore la settimana  comprando  o vendendo titoli o derivati  in maniera semplice, seguendo un “metodo sicuro” ……. se tale metodo esistesse per quale motivo costoro dovrebbero insegnarlo o perdere tempo a farvi  un corso  se possono guadagnare tanti soldi facendo click dalla spiaggia di un Resort ai Caraibi ??

Paura ed Avidità sono quindi due sentimenti necessari ma che devono convivere nelle proprie scelte d’investimento..   Soprattutto Paura ed Avidità  devono essere guidati  da dati oggettivi di valutazione degli investimenti.   La funzione del consulente d’investimento è quella di aiutare le persone a riportare a razionalità l’impiego del proprio risparmio.

Quali sono gli obiettivi d’investimento di ciascuno?

come costruire la propria pianificazione finanziaria della propria famiglia ?

quali sono le alternative presenti oggi e  cosa scegliere sulla base della propria propensione al rischio?

come gestire le crisi e come cogliere le opportunità che ne derivano?

Come monitorare gli andamenti futuri dei propri investimenti?

Queste sono le attività che impegnano quotidianamente i  veri Consulenti d’Investimento che siedono accanto ai propri clienti.  Paura ed Avidità sono due sentimenti positivi quando ci fanno evitare i rischi,  e remunerare  i  risparmi …..

In questo siamo bravi, gli Italiani restano i maggiori risparmiatori al mondo nonostante la crisi che stiamo attraversando,  ed  i risparmi degli italiani meritano bravi  Consulenti d’Investimento .

N.B. il contenuto del presente articolo non è da considerarsi sollecitazione del pubblico risparmio né consiglio d’investimento. Per ricevere consigli personalizzati d’investimento occorre incontrare un consulente finanziario, illustrare la propria situazione finanziaria, misurare la propria propensione al rischio.  Solo dopo il consulente finanziario sarà in grado di fornire consigli personalizzati d’investimento.

Gestione della liquidità

Oggi abbiamo un’inflazione importante e la necessità di investire il denaro per evitare che venga eroso dalla crescita dei prezzi.

Solo un consulente esperto che si avvalga di una piattaforma estesa di strumenti finanziari riesce a trovare risposte efficienti a un cliente preoccupato dai mercati e dal tasso zero.

Ciò è possibile ricorrendo a strumenti diversificati di tesoreria utilizzati dalle Banche per la gestione della propria liquidità, ma anche attraverso l’acquisto diretto di Titoli di Stato ad elevatissima liquidabilità
Sono tuttavia soluzioni momentanee che il Consulente dovrà presto modificare per far spazio agli strumenti più remunerativi che verranno emessi nei successivi mesi/anni.

Proteggi il tuo denaro dall’inflazione.
Rivolgiti ad un Consulente esperto che ti offrirà soluzioni su misura per te.

Grandi Patrimoni

Abbiamo un team di esperti dedicato a supportarci nella gestione di tutte le vostre operazioni più complesse.

Gestione di Grandi Patrimoni, Luciano Amato, Consulente Finanziario Salerno

La Gestione di Grandi Patrimoni impone un livello di riservatezza assoluto e doti particolari di interdisciplinarietà.

Posso aiutarti nella cessione di aziende a Fondi di Private Equity, cessione Partecipazioni Societarie rilevanti, riqualificazione del patrimonio Immobili o sua cessione in blocco, anche tramite Società Immobiliari, utilizzo di Intestazioni FiduciarieFondi Patrimoniali e Consulenza su Beni d’arte. Guidarti nella individuazione di soluzioni qualora il tuo patrimonio sia collocato in più Stati, favorire un incontro con un esperto in Fiscalità nazionale ed internazionale, ricerca di un acquirente per la tua Impresa, analisi successoria, tutela dell’imprenditore e tutela della famiglia dell’imprenditore. Individuare soluzioni come Trust e fiduciarie.

La tutela del patrimonio e la massimizzazione dei flussi di rendita del patrimonio sono il principale obiettivo della nostra attività.
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Pianificazione Successoria

Evita che i tuoi eredi siano costretti a pagare pesanti tasse di successione o che il tuo patrimonio venga bloccato per anni da cause ereditarie. Effettua una corretta Pianificazione Successoria.

Pianificazione Successoria, Luciano Amato, Consulente Finanziario Salerno

La Pianificazione Successoria è fondamentale per tutelare sé stessi ed i propri cari, anche quando si è molto giovani.

A cosa serve Pianificare la Successione?

  • Tutelare il benessere dei propri cari;
  • Stabilire già una ripartizione dei beni tra gli eredi;
  • Modificare i diritti degli eredi legali, destinando la parte disponibile del patrimonio ad altri soggetti che si vuol tutelare;
  • Stabilire coperture delle spese successorie con strumenti dedicati;
  • Tutelare situazioni familiari particolari (più matrimoni o figli da madri o padri diversi) assicurandosi che vengano realizzate le tue volontà successorie.
  • Mettere al riparo da terzi creditori una parte del patrimonio destinata alla famiglia o alla propria sussistenza.

Pianifica il Futuro del tuo Patrimonio e tutela te stesso ed i tuoi cari attraverso la Pianificazione Successoria.
Concordiamo un appuntamento

Pianificazione Previdenziale

Costruire un capitale previdenziale privato è l’unico modo per GARANTIRSI UN SERENO PENSIONAMENTO, indipendente dai cambiamenti dell’INPS.

Pianificazione Previdenziale, Luciano Amato, Consulente Finanziario Salerno

Il futuro riserverà sempre maggiore incertezza in tema di previdenza pubblica, in Italia i cambiamenti nel regime previdenziale saranno destinati ad ulteriori peggioramenti su età di diritto e prestazioni. 

Perché investire in un fondo pensione?

Pianificazione Previdenziale, Luciano Amato, Consulente Finanziario Salerno
Garantire il mantenimento del tenore di vita al pensionamento
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Garantire il mantenimento del tenore di vita alla famiglia in caso di premorienza dei titolari di reddito
Pianificazione Previdenziale, Luciano Amato, Consulente Finanziario Salerno
Garantire l’autosufficienza in caso di malattie invalidanti, incapacità, lunga vita

Tra pochi anni sarà maggiore il numero dei Pensionati rispetto al numero di Lavoratori che pagano i Contributi.
Rendi il tuo futuro più sereno, Investi in un Fondo Pensione.

Analisi Estesa di Portafoglio

Ricevi un’analisi approfondita di tutto il tuo portafoglio titoli anche se detenuto presso più banche e assicurazioni, per scoprire i punti deboli del portafoglio, i costi annui ed il profilo di rischio complessivo.

Analisi Estesa di Portafoglio, Luciano Amato, Consulente Finanziario Salerno

Conoscere la tua posizione attuale ti consente di individuare tempestivamente prodotti pericolosi o non adeguati al tuo profilo di rischio e darti la possibilità di eliminarli velocemente. Quantifichiamo il VAR, la volatilità e le aspettative di rendimento.

Questo è il punto di partenza per valutare le tue conoscenze in tema d’investimento ed approfondire la qualità di quanto già possiedi.
È importante avvicinarsi alla nostra Consulenza con la massima apertura, cercare di raccogliere tutte le informazioni e prospetti su polizze, obbligazioni, gestioni patrimoniali, fondi pensione e dossier titoli che detieni presso uno o più istituti, in modo da avere chiara la possibilità di evidenziare il reale potenziale di rendimento e di rischio di ciò che si possiede.

Risolviamo insieme le criticità del tuo attuale portafoglio di Investimenti.
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Consulenza Finanziaria per Investimenti

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Molte persone che incontro per la prima volta lamentano la non corrispondenza del Prodotto Finanziario acquistato alla propria situazione finanziaria e propensione al rischio, segnalando una scarsa o nulla redditività se non addirittura perdite permanenti di capitale. Ciò spesso accade a causa di un conflitto di interesse tra Clienti e Collocatori.

Grazie alla Normativa MIFID nasce il SERVIZIO DI CONSULENZA FINANZIARIA che aumenta la trasparenza per i clienti e riduce i conflitti di interesse.

Attraverso questo servizio il Cliente riceve consigli d’investimento conformi ai suoi obiettivi personali ed adeguati alla propria situazione finanziaria.

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