Il paradosso di Bernanke

IL PARADOSSO DI BERNANKE

Era ormai da alcuni mesi che registravamo una assenza di informazioni utili ad aggiornare il sito,  credo che adesso siamo difronte ad una nuova fase di mercato o quantomeno di fonte alle prove generali di un cambiamento epocale.

Il tentativo di inversione dei tassi d’interesse ha preso piede nelle ultime settimane, comportando una netta caduta di tutti gli assets obbligazionari.  Ci troviamo difronte alle prove generali della futura crisi globale ??     quella che sarà poi il frutto di una ripresa reale dell’economia ??

Ma partiamo dal titolo:   “IL PARADOSSO DI BERNANKE”

il precedente responsabile della FED,  GREENSPAIN ci aveva regalato il CONUNDRUM un enigma sulla curva dei tassi, l’attuale presidente Bernanke ci omaggia di un Paradosso.  Credo di aver letto per primo questo termine in una relazione di un gestore internazionale, che non cito per ovvi motivi.  

Il paradosso è il seguente:  una volta quando c’erano notizie positive la Borsa festeggiava con grandi rialzi, si concretizzava la possibilità di un’uscita dalla crisi ed un ritorno verso una fase di prosperità.   Nelle ultime settimane la notizia positiva di una ripresa del mercato del lavoro in USA e l’accenno ad un possibile ridimensionamento delle politiche espansive della Fed ha causato un vero Panic Selling.   La fuga dalle attività obbligazionarie tutte e dall’azionario è stata generalizzata, eppure tutto ciò nasceva da notizie positive sulle aspettative economiche.

In parole povere il mercato sperava che le notizie uscissero negative per perpetuare quella salita drogata dalle immissioni di liquidità della FED, pazzesco ……

Eppure, a parer mio, si tratta solo di una prova generale.  Il mercato è tuttaltro che in ripresa e soprattutto in area euro avremo dei duri nodi che verranno al pettine quando si faranno avanti i problemi legati all’ingiustificato apprezzamento valutario.

Io ho la mia teoria:  la forte uscita di denaro dall’area Euro conseguente alle crisi del 2011 e la ricerca di rendimenti soprattutto verso le valute emergenti, si è improvvisamente invertita.  Il veloce rientro di capitali dall’estero ha spinto verso un veloce apprezzamento dell’euro nei confronti di tutte le valute, emergenti si, ma anche USD.

Il deleveraging dal rischio potrebbe avere quindi un impatto rilevante anche sulle esportazioni nel medio, visto che l’area euro ha perso improvvisamente circa 7% di competitività (dovuto all’apprezzamento valutario).

Come si traduce tutto ciò ??   Calo della competitività = calo delle esportazioni = calo del PIL dei paesi euro = nuove immissioni di liquidità da parte della BCE  =  stimoli all’economia con tassi zero

Funzionerà questa cura per l’Europa ??

1) Ci sono forti dubbi che la cura possa essere adottata, in Germania andiamo verso le elezioni e questo potrebbe portare una scarsa volontà di risolvere i problemi per privilegiare il risultato elettorale

2) le politiche di rigore stanno facendo crollare i consumi in tutti i paesi ed anche in Germania il rallentamento è evidente

3) sono messe in discussione la ripresa della Cina e della sua domanda di macchinari ed attrezzature

4) l’assenza di un’unione politica crea grandi problemi alla possibilità di adottare misure drastiche, rende sempre possibile un’uscita di alcuni paesi dall’euro

Insomma ci troviamo di fonte problemi insormontabili e nessuna soluzione adottata, tranne quella temporanea di DRAGHI del “qualunque cosa accada salveremo l’Euro” …. una promessa che potrebbe trovare presto grandi oppositori in Germania.

Cari amici lettori, la strategia da scegliere non è stavolta univoca, si può basare solo su una grande diversificazione e su un abbassamento del rischio.  Ritengo che sia meglio assumersi del rischio investendo su azioni a dividendo anzicchè prendersi ora rischi obbligazionari.    Il resto tenerlo su strumenti che diano un piccolo rendimento ed una grande liquidabilità,  per investire su cose più profittevoli c’è tempo.

N.B. il presente articolo esprime semplicemente le opinioni dell’autore e sono rappresentativi dell’attività professionale svolta. In nessun modo i contenuti di questo articolo sono da considerare consiglio d’investimento. Per ricevere consigli e consulenza all’investimento è necessario incontrare un Consulente Finanziario, illustrare la propria situazione personale e finanziaria, misurare la propensione al rischio ed individuare gli obiettivi d’investimento. Solo dopo queste attività si potranno ricevere consigli personalizzati d’investimento

La nuova normalità finanziaria

22 luglio 2013 –  Comprendere come si evolverà il sistema finanziario e quali sono le forze in campo è l’unico modo per intuire oggi quale possa essere la strategia vincente d’investimento.  

 Le manovre non convenzionali di politica monetaria hanno creato un “mondo finanziario” nuovo, ciò ha modificato la realtà studiata dalla teoria economica classica.  Gli stessi cicli economici hanno via via accorciato la loro durata, non hanno neppure le stesse caratteristiche studiate in passato.   Le fasi di espansione e di restrizione del credito seguivano e dettavano alcune regole di mercato.  A una fase di espansione corrispondeva una decisa accelerazione del ciclo economico cui seguiva inflazione e restrizione del credito e decelerazione economica.  I tassi bassi incidevano subito sul credito e sulla crescita, questo meccanismo si è bloccato, non si concede credito a chi ha bisogno di credito, non chiede credito chi lo potrebbe avere.

L’espansione senza limiti della base monetaria, motivato dalla necessità di far sopravvivere il sistema finanziario agli eccessi della finanza creativa, ha creato un nuovo mondo finanziario, tanto denaro in circolazione, inflazione bassa, poco credito, immobiliare in crisi, tassi negativi sulle obbligazioni, poca crescita economica.  

Un nuovo mondo che ha necessità di un ritorno al passato – con una profonda crisi tipo il 1929 ?

oppure un nuovo mondo che sarà governato da nuove regole ?   

Basandoci sul principio di autoconservazione dell’ uomo, principio che sembra non ancora mutato, la tendenza sarebbe quella di credere in una nuova normalità,  ossia un mercato finanziario che cerca di sopravvivere a se stesso ed ha bisogno di creare una motivazione per un reale aumento dei tassi sul mercato obbligazionario.

La motivazione potrebbe essere proprio una forte crescita della domanda e della produzione mondiale nei prossimi 3 anni.  La previsione di un triennio di crescita creerebbe le prerogative ad una fase di ripristino di tassi reali positivi sul mercato obbligazionario e di conseguenza una potenziale riduzione dell’indebitamento degli Stati. 

Questa nuova normalità è l’unica giustificazione alla “droga monetaria” delle Banche Centrali,  provare a vedere se Keynes aveva ragione, inondare il pianeta di moneta fino a quando non si comincerà a spenderlo facendo ripartire l’economia,  correre il rischio di cadere in una spirale inflazionistica che a sua volta sarebbe un ulteriore spiraglio per la riduzione dell’indebitamento pubblico e privato.

Alla fine non è una scelta ….. è il naturale percorso che è stato avviato da Greenspan e che proseguirà fino al ritorno dell’occupazione reale e della crescita reale.

La sfida del futuro per assicurare benessere alle prossime generazioni è questa.

Quali saranno le innovazioni o le evoluzioni in grado di generare questo valore ?   ci sono tanti cantieri aperti:

1)  l’energia pulita

2) l’automobile elettrica

3) l’aumento della classe media nel globo

4) i consumi interni dei paesi emergenti

5) nuove esperienze di consumo (TV e  Smartphone intelligenti)

e tanti altri.

Possiamo affidare ad alcuni eventi una probabilità alta di verificarsi,  in primis è molto probabile che nel corso dei prossimi tre anni assisteremo ad un aumento dei tassi d’interesse, diciamo che potremmo arrivare ad una curva inclinata positivamente nella quale a breve i tassi siano sopra il 2% e nel lungo termine intorno al 4%,  con enormi differenze sotto il punto di vista della solvibilità dell’emittente.   Tutto ciò con una volatilità in aumento sul mercato obbligazionario.  Un altro evento molto probabile è che l’inflazione a medio termine si assesterà su livelli di poco superiori al 2% con punte verso il 3%.

Per quanto attiene il mercato azionario dovremmo assistere ad una forte crescita dei titoli azionari che distribuiscono elevati dividendi, saranno la nuova fonte di valore che tenderà a sostituire temporaneamente gli assets obbligazionari con scadenze lunghe (incapaci di offrire un rendimento reale a medio termine).

Si apre una stagione importante per lo stock picking, il mercato sarà molto selettivo, ci saranno società che riusciranno a cavalcare in maniera particolare il mercato di riferimento, c’è un’alta probabilità di vedere una continuazione del trend rialzista per i titoli farmaceutici, assisteremo a forti impennate e forti scivoloni sui finanziari, potrebbe iniziare una nuova fase di concentrazioni specie per le società di piccole dimensioni, i settori dei beni di consumo ma soprattutto quelli del lusso potrebbero continuare una fase di forte salita, quando i dati saranno incoraggianti ripartiranno i prezzi delle materie prime e con essi l’inflazione.    Per assistere ad una crescita dei titoli dell’ecologia occorrerà una nuovo surriscaldamento del mercato energetico/petrolifero,  Il mercato sarà molto più selettivo e si tornerà alle valutazioni di bilancio in chiave prospettica.   

Insomma avere a disposizione buoni gestori d’investimento farà la differenza tra successo con rischio contenuto, e reddito contenuto con rischio elevato.

In questo campo c’è veramente un’enorme differenza tra i gestori,  ce ne sono alcuni che per quanto si sforzino non riescono a produrre risultati, altri che riescono a “cavar sangue dalle rape”.    Scovare dove si trova il valore ed in che modo perseguirlo sarà la strategia vincente del prossimo triennio.  Per gli investitori di liquidità si protrae il periodo di difficoltà, si inseguono le offerte di deposito con rendimenti che coprono solo parte del tasso d’inflazione,  inoltre chi ha oltre 100.000 euro deve preoccuparsi anche dell’annunciata partecipazione alle perdite delle Banche in caso di default, si scambia quasi certezza di non perdere  in valore nominale con certezza di perdere in termini reali.   Per gli investitori obbligazionari di lungo termine è già da qualche mese iniziata la fase di correzione e si presume continuerà, tra alti e bassi, per i prossimi tre anni.  Tempi duri ed occorrerà pagare le cedole in linea con l’inflazione con perdite in caso di liquidazione anticipata. 

Sul mercato immobiliare finanziario internazionale ci potrebbero essere delle sorprese allorché ripartirà l’inflazione, allo stato attuale difficilmente il mercato immobiliare italiano vedrà una stagione positiva, anzi il peso di tassazione e controlli fiscali in uno con la crisi economica comporterà ulteriori forti correzioni del prezzo degli immobili  …… a meno di miracoli economici.

Insomma come tutti i gestori suggeriscono, un po’ di valore c’è su alcuni mercati obbligazionari emergenti ma per il resto c’è valore soprattutto sui mercati azionari in maniera molto selettiva.

Si rende interessante quindi un approccio bilanciato o, per gli investitori più prudenti, un ricorso a strumenti ibridi quali le obbligazioni convertibili per parte del portafoglio.  Sempre per gli investitori più prudenti è consigliabile far ricorso a strumenti a tasso variabile ed una quota di titoli legati all’inflazione. Destinare poco del patrimonio ai titoli di Stato Italiani per ridurre il rischio di portafoglio, e diversificare parte del portafoglio in obbligazioni in valuta estera con durate 3-5 Years. 

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Attenzione, nota bene, tutto quanto descritto in questo articolo è solo una rappresentazione dell’attività svolta e non è da considerare consiglio d’investimento.  Per ricevere consigli d’investimento è necessario rivolgersi ad un consulente finanziario, illustrare la propria situazione personale e patrimoniale, misurare il profilo di rischio.  Solo allora sarà possibile ricevere consigli d’investimento.

Gli investimenti e la Famiglia – Separazione e Divorzio

Il giorno del Matrimonio segna una tappa importante della vita di ognuno, una tappa importante del proprio progetto di vita. 

L’impatto sul patrimonio e sulla gestione degli investimenti sovente non viene tenuto nella giusta considerazione, tranne che nel momento della crisi del Matrimonio. 

La scarsa considerazione delle conseguenze di una crisi matrimoniale possono impattare in maniera devastante sui rapporti patrimoniale se non si è mantenuta una giusta cautela,  anche in questo caso occorre pianificare e strutturare gli investimenti in modo da generale tutele per la famiglia e per il patrimonio in senso stretto. 

Non si vuole qui rappresentare solo l’opportunità di una giusta attenzione nella tutela del patrimonio contro gli eventi di crisi imputabili ad una delle due parti o ad entrambe,  ma soprattutto la gestione preventiva di una attenta strutturazione del patrimonio per evitare che l’evento comporti ulteriore aggressione dei rapporti e conseguenti vuoti nella gestione economica della famiglia post crisi. 

In un rapporto di coppia sono spesso riportati posizioni patrimoniali dei coniugi opposte e le tutele servono a preservare principalmente una delle parti da  comportamenti anche volontariamente fraudolenti o dalla scoperta successiva di un chiaro intento patrimoniale dietro un sentimento anche in origine inesistente,  ma ormai non sono solo queste le posizioni di tutela che si verificano, diciamo unilaterali.   

Difatti non sono infrequenti le cautele che entrambi i coniugi (nessuno dei quali in posizione patrimonialmente minoritaria)  possono porre prima e durante il matrimonio per favorire una corretta interpretazione dei rapporti economici,  favorendo in tal modo una crisi del matrimonio civile ed il rispetto degli impegni che ciascuno si è posto.

Non solo quindi tutele ma regole condivise,  per evitare che il danno ai sentimenti ed agli affetti familiari  divenga anche danno patrimoniale di una o entrambe le parti.   

Un buon consulente vi guida attraverso scelte consapevoli che favoriscono la famiglia anche in caso di crisi del contratto.  

Articolo uno: non perdere soldi. Come riconoscere un pianificatore finanziario

Vi sarà capitato tante volte di imbattervi in persone con esperienze negative nella gestione dei risparmi,cosi come avrete osservato con dispiacere persone che sono rapidamente transitate da una situazione di benessere economico ad una di profonda indigenza.

La pianificazione finanziaria serve ad evitare le esperienze negative e trovare soluzioni preliminari a quegli imprevisti che causano un drastico cambiamento della propria situazione patrimoniale.

In uno degli ultimi convegni di aggiornamento che ho frequentato, mi ha profondamente colpito una riflessione del relatore – docente di una nota università inglese –  che affermava:

“ il denaro ed il patrimonio che noi possediamo non è solo nostro ….. è anche di coloro che sono o che potrebbero essere nostri creditori.”

Effettivamente la nostra concezione di avere è connesso alla proprietà dei beni, contrariamente agli anglosassoni che adottano invece un concetto di avere basato sul possesso.

Cosa centra questo ?

Se noi potessimo disegnare il nostro patrimonio su un foglio, potremmo figurare su un foglio verde una o più case, uno o più saldi di conto corrente, una o più automobili, ed una serie di altri oggetti – quadri, mobili etc-.

Sull’altro lato del foglio di colore rosso, potremmo invece inserire eventuali debiti che vantiamo verso le Banche o verso altri debitori.

Da uno sguardo superficiale potremmo considerare che il nostro patrimonio è dato dalla differenza di valore tra ciò che è disegnato sul foglio verde e ciò che è disegnato sul foglio rosso ……. Ma non è cosi.

Il nostro patrimonio è di proprietà anche dei potenziali nostri creditori, cioè di tutte le altre persone ed istituzioni con le quali ci troviamo a convivere.

Mi spiego meglio …….

Io ho due figlie, se una delle due per incautela o per fatalità provocasse un danno fisico e patrimoniale a una terza persona questa improvvisamente diverrebbe mio creditore, cioè vanterebbe un credito nei miei confronti che potrebbe teoricamente eccedere il valore del mio patrimonio, mi troverei improvvisamente nullatenente.

Ma andiamo oltre, anche una persona che non ha rapporti con me potrebbe ritenere che un mio comportamento lo ha danneggiato. Rivolgendosi al tribunale un magistrato potrebbe considerare ammissibile la sua richiesta, anche se io non ho mai avuto rapporti con questa persona. Il magistrato potrebbe decidere di porre sotto sequestro il mio patrimonio e magari liquidarlo …..

Con questi due banali esempi risulta evidente che il nostro concetto di proprietà è veramente soggetto a profonda incertezza ….

Non cosi la concezione del possesso anglosassone.

Fin dalla giovane età, oppure appena si acquisisce questa consapevolezza, è necessario porsi dei quesiti in merito alla destinazione dei propri risparmi ed alle forme di tutela della proprietà, giacchè lo scopo del risparmio nostro, o dei nostri ascendenti che ce lo hanno donato, risiede nella riserva di valore per situazioni di emergenza o per poter investire e trarre profitto da esso.

Perché si risparmia? quali sono gli obiettivi di vita che dobbiamo o vogliamo raggiungere, qual è il patrimonio necessario per garantire il raggiungimento dell’obiettivo, quali sono i rischi da coprire e quali gli strumenti adeguati da utilizzare ?

Una sfilza di domande che un bravo consulente è in grado di aiutarvi a formulare e comprendere.

Ecco cosa significa pianificare, individuare le esigenze e trovare le soluzioni. Il Pianificatore finanziario è colui che prima di tutto vi guida nel disegnare i vostri obiettivi di vita, partendo da quelli più importanti, chi di voi ha letto qualcosa di economia si ricorderà la piramide dei bisogni di Maslow, esistono bisogni essenziali (cibo, salute, previdenza), e bisogni secondari o di gratificazione …..

Noi confidiamo che il destino ci consentirà di raggiungerli tutti,  ma una buona pianificazione considera le variabili negative, ci darà la possibilità di inseguire i nostri sogni e di soddisfarli, certo la sorte e la nostra capacità di produrre reddito potrebbe farci raggiungere anche i bisogni più secondari, ma i bisogni essenziali nostri e dei nostri familiari devono essere garantiti.

La conoscenza approfondita dei mercati finanziari e la flessibilità richiesta nelle decisioni di gestione del patrimonio faranno il resto ….

Se quando andate in Banca o dal vostro consulente ancora chiedete:

“ Ho 50.000 – 100.000 – 1.000.000 di euro quanto mi offrite come rendimento ? “

Attenzione, se questi apre un depliant e vi consiglia di sottoscrivere un prodotto finanziario, sappiate che non è interessato a voi ed al risultato che avrete ….

State gestendo il patrimonio come se fosse di un’altra persona, ed in un certo senso – se rileggete le prime righe di questo articolo – lo è.

È arrivato quindi il momento di rivolgervi a un professionista, un bravo consulente e pianificatore finanziario che vi ponga tante domande, che sia interessato a voi, alla vostra famiglia, alle vostre esigenze. Che vi aiuti a disegnare un progetto per il vostro patrimonio, una pianificazione che vi porti al raggiungimento dei bisogni essenziali e magari vi consenta di realizzare quei bisogni secondari o quei sogni che per voi sono importanti.

La scelta degli strumenti o dei prodotti finanziari viene solo dopo tutto questo, come un bravo medico, si riconosce non dalla conoscenza del farmaco, piuttosto dalla capacità  di comprendere qual è il giusto farmaco per il bisogno del paziente.

Come il bravo medico ascolta con attenzione e fa una visita approfondita.

Grazie per avermi letto, spero di avervi trasmesso la giusta motivazione per cambiare, se necessario, le vostre abitudini d’investimento.

Dr Luciano Amato – Via Roma, 7 Salerno 089-221524 089-2576053 3351017927 luciano.amato@pfafineco.it

Paura e Avidità, come i sentimenti influenzano le scelte d’investimento

In qualunque attività umana le persone sono influenzate da due sentimenti contrapposti, la paura e l’avidità.  La paura è quel sentimento che ci spinge a non fare qualcosa o a chiudere immediatamente un’attività che avevamo intrapreso, è un’emozione importante, ci tiene al riparo dai pericoli, in alcuni casi ci salva la vita;  ma può essere anche un’emozione negativa quando la paura ci spinge a non fare niente, al punto di divenire patologica allorchè ci impedisce di svolgere le normali attività della vita come camminare, uscire, mangiare, amare, insomma quando ci impedisce di “vivere”.

Di converso l’avidità potremmo definirla come quel desiderio di avere di più, più amore, più sesso, più lavoro, più amici, più danaro, più beni materiali.   L’avidità, nel senso buono del termine, è quel sano desiderio che ci spinge ad essere insoddisfatti  di noi stessi e ci conduce alla ricerca del  miglioramento personale professionale ed economico.  Come la paura,  anche l’avidità  può diventare un’emozione negativa quando ci spinge a scelte azzardate e irrazionali, quando ci fa rischiare di perdere ciò che di più importante abbiamo nella nostra vita, quando diventa patologica ricerca del possesso a tutti i costi, priva di qualsiasi  freno morale.

Quali sono le attinenze con economia, finanza e  scelte d’investimento ??

L’economia è una scienza sociale come tale è strettamente influenzata dai comportamenti dei singoli ed i comportamenti dei singoli possono essere replicati da tanti divenendo comportamenti di massa.

Anche nella gestione dei propri risparmi le persone sono mosse da questi due sentimenti, in eterna lotta. Sentimenti che si trasmettono diventando “moto di massa” incidendo sull’andamento dei mercati finanziari

La paura degli investitori si esprime in due modi:

  1.       La volontà di non fare nulla, mantenere i  soldi su di un conto corrente o addirittura “sotto la mattonella”  anche se si è consapevoli che si tratti di una scelta sbagliata.   Gli investimenti sono qualcosa che viene percepito da molti come complicato, occorre applicarsi e comprendere almeno alcuni aspetti delle diverse forme d’investimento,  la maggioranza degli italiani non solo manca della cultura di base in materia di gestione del denaro ma rifiuta anche l’approccio a tale problematica.   Si tende ad ignorare il problema scegliendo di rinunciare al rischio in cambio di una perdita certa ……  difatti se si possiede, per esempio, 100.000 euro su di un conto corrente senza una adeguata remunerazione,  dopo 10 anni il potere d’acquisto statisticamente sarà circa la metà, 100.000 euro consentiranno di comprare tra 10 anni beni per  50.000 euro di oggi.  Si accetta una perdita certa per non avere il “rischio di guadagnare”.
  2.       La voglia di scappare dalle scelte effettuate.   I risparmiatori che assumono scelte d’investimento diversificate, piene e consapevoli, pur essendo informati che le fasi negative di mercato sono frequenti e dovranno essere sfruttate per ottenere guadagni maggiori, possono incappare nella paura di non farcela.   La paura li spinge a scegliere irrazionalmente di scappare da quanto investito facendo diventare la paura un sentimento patologico e produttore di perdite.

L’Avidità tende ad operare nei due modi opposti:

  1.       La persona può essere tentata  di sopravvalutare le proprie capacità, questa condizione, tipica di quasi tutti gli uomini e donne,  a considerarsi più intelligente o più furbo (anche quando mancano parzialmente elementi  importanti di conoscenza)  spinge a scelte azzardate.  Allorchè la fortuna dovesse arriderci  cominciamo a pensare di essere invincibili e ciò auto-alimenta la nostra avidità e quindi l’azzardo.  Si finisce per considerare le scelte personali come razionali quando i dati di input che possediamo sono inesistenti.   L’esperienza negativa  che ne consegue  trasforma  gli avidi  o in “poveri” o  in persone estremamente “Paurose”.
  2.       L’avidità colpisce anche quando l’esperienza del rapido arricchimento offusca la mente dell’investitore.  Ho visto nella mia carriera tanti Impiegati, Ingegneri, professori, commercialisti, medici, abbandonare la propria professione per inseguire il sogno di generare un grande reddito senza lavorare.    Le pubblicità di tanti siti finanziari inducono molte persone a credere che si possa guadagnare comodamente da casa facendo click per un paio d’ore la settimana  comprando  o vendendo titoli o derivati  in maniera semplice, seguendo un “metodo sicuro” ……. se tale metodo esistesse per quale motivo costoro dovrebbero insegnarlo o perdere tempo a farvi  un corso  se possono guadagnare tanti soldi facendo click dalla spiaggia di un Resort ai Caraibi ??

Paura ed Avidità sono quindi due sentimenti necessari ma che devono convivere nelle proprie scelte d’investimento..   Soprattutto Paura ed Avidità  devono essere guidati  da dati oggettivi di valutazione degli investimenti.   La funzione del consulente d’investimento è quella di aiutare le persone a riportare a razionalità l’impiego del proprio risparmio.

Quali sono gli obiettivi d’investimento di ciascuno?

come costruire la propria pianificazione finanziaria della propria famiglia ?

quali sono le alternative presenti oggi e  cosa scegliere sulla base della propria propensione al rischio?

come gestire le crisi e come cogliere le opportunità che ne derivano?

Come monitorare gli andamenti futuri dei propri investimenti?

Queste sono le attività che impegnano quotidianamente i  veri Consulenti d’Investimento che siedono accanto ai propri clienti.  Paura ed Avidità sono due sentimenti positivi quando ci fanno evitare i rischi,  e remunerare  i  risparmi …..

In questo siamo bravi, gli Italiani restano i maggiori risparmiatori al mondo nonostante la crisi che stiamo attraversando,  ed  i risparmi degli italiani meritano bravi  Consulenti d’Investimento .

N.B. il contenuto del presente articolo non è da considerarsi sollecitazione del pubblico risparmio né consiglio d’investimento. Per ricevere consigli personalizzati d’investimento occorre incontrare un consulente finanziario, illustrare la propria situazione finanziaria, misurare la propria propensione al rischio.  Solo dopo il consulente finanziario sarà in grado di fornire consigli personalizzati d’investimento.

Visione e Previsioni, come evitare le trappole mentali

Uno degli errori, tipicamente umani, più frequenti  è la tendenza a sopravvalutare le proprie capacità.  La domanda classica che viene proposta in platea da  chi approccia questa tematica è :

Ti consideri un guidatore con capacità nella media, sotto la media o  sopra la media ?

Oltre il 90% si qualifica come guidatore sopra la media …. Mettendo in luce il paradosso della sopravvalutazione delle proprie capacità. 

Invero siamo tutti dotati di capacità vicine alla media, è l’esercizio, l’esperienza  e la disponibilità di informazioni a distinguerci dagli altri.  La voglia di approfondire le nostre conoscenze, quel desiderio di andare oltre la superficie, scavare e trovare elementi nuovi di analisi,  incorrendo certamente in errori e professandosi  fondamentalmente “ignoranti”.

In quanto tali,  chi si distingue in una pratica o in una filosofia è colui che è  alla continua ricerca del sapere poiché  : “Chi ha tutte le risposte, forse non comprende neppure le domande”

Ma torniamo al titolo di questo articolo, “ Visioni e Previsioni”, cosa sono  e qual è l’attinenza con gli investimenti e con la gestione del risparmio?

Orientare un investimento e costruire un portafoglio necessita di una “Visione”,  che possiamo interpretare come il disegno dinamico di una realtà futura.  

Se prendiamo un esempio di leader visionariodi una certa attualità come Steve Jobs, ha immaginato un futuro nel quale la comunicazione potesse avvenire con strumenti diversi, ha potuto farlo in quanto ha approfondito e studiato la tecnologia indagando contemporaneamente l’animo umano e le sue pulsioni,  giacchè più che dalle utilità e dalla razionalità l’essere umano è guidato dalle emozioni.  

E cosa sono gli strumenti Apple se non emozioni ….  a volte utili ?

Per gestire un portafoglio d’investimenti bisogna avere una visione, occorre conoscere la storia e ragionare sulle evoluzioni dinamica del presente,  ma le informazioni sul passato non devono rappresentare un “Ancoraggio”.   Uno dei meccanismi mentali più devastanti in qualsiasi attività umana è quella di pensare che ciò che si è verificato una volta necessariamente si ripresenterà nelle stesse modalità, esempi :  se uno strumento d’investimento valeva 100 euro, tornerà a valere 100 euro,  se un immobile finora è aumentato di valore continuerà ad aumentare di valore anche tra 10 anni etc  ….  Invece la storia della società è una continua evoluzione, un continuo alternarsi di equilibri e squilibri, una pagina che mentre parliamo viene scritta e  modificata.   Per esempio:

Cos’è accaduto ai fabbricanti di carrozze con cavalli quando Ford ha lanciato la prima catena di montaggio per automobili , mentre loro decidevano di continuare a fabbricare carrozze ?

Questo è il motivo per cui per gestire i propri risparmi occorre avere una visione, e se non l’abbiamo  occorre pagare un professionista  perché ce la fornisca.  Nella mia esperienza non è un processo semplice riuscire a condividere  la “Visione” di un futuro con gli altri, ma è  semplice riuscire a tradurla in una strategia d’investimento.   Come una pagina bianca si comincia a scrivere le prime righe  al primo incontro  ma il racconto continua giorno per giorno a svilupparsi e modificarsi;  allo stesso modo il consulente deve continuare a raccontarvi quando, come e perché questa visione muta.    

Avete mai condiviso la “Visione” con il vostro consulente finanziario?

 il mio consiglio è di farlo; vi renderete conto della qualità, sopra o sotto la media,  del vostro interlocutore,  soprattutto qualora, invece della visione del vostro futuro, vi parli della visione del suo futuro o peggio …..  del futuro  della Banca.

 Cosa diversa sono le “Previsioni”,  queste indagano i movimenti contingenti di breve,  le oscillazioni di  mercato, i rischi e le opportunità che si generano per l’irrazionalità del sistema finanziario.  Anche in questo caso occorre ricordare che non esiste nessuno in grado di fornirvi “le migliori Previsioni”.   Le oscillazioni di mercato sono imprevedibili e lo dimostra l’esperienza quasi sempre fallimentare dei Trader. 

I Trader le hanno provato tutte,  hanno indagato le oscillazioni grafiche, gli indicatori statistici, le figure tecniche, volumi e scambi,  le opzioni binarie, le leve finanziarie ….. il risultato è sempre quello dimostrato dall’esperienza,  meno dell’1% dei trader guadagna denaro, il 99% perde soldi, l’80% dice che la colpa è del sistema o della Banca.   Nel breve può succedere di avere fortuna oppure di indovinare il trend, ma nel medio termine la sorte ripristina le probabilità ponendo in serio rischio il capitale accumulato.  Questo perché si  tende sempre a sovrastimare le proprie capacità e sottostimare i rischi, che nel trading possono essere estremi e condurre alla perdita totale o addirittura all’indebitamento ….. se fosse cosi facile guadagnare con i click del mouse  perché qualcuno dovrebbe perdere del tempo ad insegnarvi come si fa  ???   

Le “Previsioni”come in meteorologia , sono basati su elementi oggettivi razionali, indici di bilancio, manovre economiche, scelte di politica monetaria, variabili politiche,  ci aiutano a creare delle posizioni Tattiche, cioè come un elastico ci fanno modificare il portafoglio d’investimento senza perdere di vista la Strategia dettata dalla “Visione” di lungo termine.

Condividere con il vostro Consulente  Finanziario “Visione” e “Previsioni” è un punto essenziale della relazione.  

Il motivo per cui una macchina non potrà mai sostituire l’uomo è che,  in sostanza,  le sorti degli investimenti dipendono dallo studio continuo dell’Umanità e dei fatti che interessano l’Uomo e la Società,  le grandi crisi degli ultimi venti anni altro non sono che il riverbero di “Crisi Sociali” che affondano nella storia antica, continuano ancora oggi ed evolveranno con caratteristiche che oggi non possiamo neppure immaginare.

Incertezza, paura ed opportunità.

Nelle ultime settimane decolla l’incertezza, aumenta la paura ed aumentano le opportunità.

Il sistema Bancario, messo a nudo dagli stress test dell’EBA (Autorità di vigilanza Europea delle Banche), evidenza le sue criticità.  Una delle Banche italiane, MPS,  viene definitivamente incoronata come banca meno stabile d’Europa, viene varato un piano di ricapitalizzazione e di sostegno alla ristrutturazione dei crediti problematici della Banca (quelli che chiamano NPL, termine che contraddistingue tutti i crediti di dubbia esigibilità).

Dinnanzi a tale situazione recuperano alcune Obbligazioni subordinate, regge incredibilmente il titolo azionario MPS (segno che non si è compreso cosa sta per accadere), crollano le azioni delle altre Banche italiane (segno che l’Italia, il suo debito pubblico e la disastrosa politica,  rendono il sistema bancario italiano il target preferito per tutte le manovre speculative dei grandi trader internazionali)

Le altre Banche italiane sono invece certificate come  solide, ma vengono colpite ugualmente dal flusso delle vendite indiscriminato,  neanche in questo caso si è capito nulla ……

Quali sono le paure giuste e quelle sbagliate ?

Sarebbe fantastico saper distinguere con facilità questa separazione tra timori motivati e timori immotivati,  invece ai più sfugge la verità, anche perché il flusso informativo del “Sistema giornalistico” spesso è eterodiretto .  Controllare l’informazione dà un potere immenso, in quanto condiziona il senso comune e quindi gli spostamenti di capitale, determinando  chi vince e chi perde.

Un serio professionista degli investimenti dovrebbe essere in grado di avere una propria rappresentazione razionale dei mercati finanziari e guidare il risparmiatore/investitore attraverso questo sistema di verità, quasi verità e palesi bugie,  allo scopo di realizzare un rendimento di medio/lungo termine compatibile con il rischio scelto dal risparmiatore.

Ma questa ovvia determinazione viene sovente discussa o abiurata, dimenticata dal risparmiatore/investitore, specie dinnanzi al mercato irrazionale che sembra dire  nel breve termine:

“il tuo consulente non ha capito niente.”

Nei miei venti anni di esperienza siamo alla quarta volta che mi accade una cosa del genere (crisi russa, torri gemelle, crisi subprime, fallimento Lehman)  qualcuno viene e ti dice velatamente che non hai capito niente.   Per fortuna questo problema riguarda un numero molto ridotto di clienti,  ma ogni volta che mi ordinano di vendere spinti da sfiducia o paura significa che siamo di fronte a un minimo di mercato.  Vi confesso che, con amarezza, prendo  atto della scelta del cliente facendo notare l’irrazionalità della scelta,  subito dopo prendo un po’ dei miei soldi e compro qualcosa di molto speculativo.   Non ci crederete,  ma ogni volta guadagno il 20%  del capitale  nei 30 giorni successivi all’evento perdita del cliente ……

Morale:  quanto più ti prende la paura e la sfiducia,  tanto più probabile è la possibilità di trovarsi di fronte a un minimo di mercato, cioè dinnanzi a una grande opportunità d’investimento.

Come fare per non incappare in queste trappole mentali ?

La soluzione è  rispondere a una semplice domanda:  “Dov’è il valore ?”

“Perché dovrei investire in un settore piuttosto che in un altro?”

  perché dovrei comprare una tipologia di obbligazioni piuttosto che un’altra ?

Come si misura il valore di un investimento ?

Nell’individuazione degli investimenti di valore, nella loro composizione per minimizzare i rischi, in questo  risiede l’attività primaria professionale di un consulente finanziario,  prima ancora dovrà assumere le giuste informazioni su situazione patrimoniale, bisogni ed esigenze familiari, propensione al rischio/rendimento.

Oggi è molto difficile trovare una quadratura del cerchio,  non abbiamo una base statistica che ci conforti visto che la situazione finanziaria contraddistinta da tassi negativi e bassa crescita non si era mai verificata prima.  Tuttavia anche oggi abbiamo la possibilità di identificare gli investimenti di valore.
Gli investimenti di valore sono quelli verso i quali si dirigeranno i soldi quando finisce la paura e l’irrazionalità.   Sono quegli investimenti che offrono un buon rendimento e un grado di rischio accettabile o addirittura basso rispetto ad altri investimenti.

Oggi il sistema di valore è totalmente ribaltato …. Ma in questo articolo non posso rappresentare tutte le mie considerazione professionali,  certamente oggi il rischio si cela nei titoli di stato a tasso negativo a lunga scadenza e nella miriade di bond corporate che hanno rendimenti prossimi allo zero.   C’è poi il capitolo sulle azioni e sulle obbligazioni ad alto rischio,  incredibili opportunità ma anche rami secchi  da cui stare lontano, specie nel settore bancario.

Individua anche tu il tuo sistema di valore ed il tuo portafoglio ottimale per ogni  obiettivo/capitale.   Per fare questo hai un’unica strada,  incontrare una persona di cui ti possa fidare, dotata di esperienza e priva di conflitti di interesse …….  Non è facile ma è quello che ti serve.    Questi non potrà prometterti rendimenti in ogni situazione di mercato –  in tal caso stai alla larga –  ma dovrà essere una guida cui affidarti per un viaggio che potrebbe durare per tutta la tua vita, accompagnandoti alle tue mete principali :  figli, sviluppo del patrimonio, sviluppo dell’azienda, piano di ritiro (pensionamento e vecchiaia),  pianificazione successoria.

N.B. il presente articolo non contiene suggerimenti d’investimento, per ricevere suggerimenti d’investimento è necessario contattare un consulente finanziario,  rappresentare la propria situazione patrimoniale e finanziaria, analizzare i propri bisogni/esigenze d’investimento, misurare la propensione al rischio/rendimento.  Solo dopo tali attività si potranno ricevere consigli d’investimento. 

Quale cultura finanziaria trasferiremo ai nostri figli ?

Quali insegnamenti di  cultura finanziaria trasferiremo ai nostri figli ?

Quando ragioniamo di valori, di etica, d’insegnamenti ai nostri figli, difficilmente pensiamo all’importanza di cosa trasferiremo  loro in termini di  cultura finanziaria.    Eppure questa è una delle principali  differenze culturali che intercorre tra la nostra economia europea (italiana in particolare) e l’economia anglosassone (USA, UK ed alcune ex colonie UK).

Con il passare dei decenni gli USA sono diventati una potenza economica senza eguali,  a questo ha contribuito molto  una cultura finanziaria che ha creato grande ricchezza e consentito di espandere tantissimo il consumo degli americani.

In che modo si è creata e diffusa questa ricchezza in USA?

In tutto il secolo 1900 ed ancora oggi, i risparmiatori USA hanno investito in Aziende,  tramite le Borse e altri sistemi di finanziamento alle imprese con capitale di rischio.  Hanno in questo modo finanziato lo sviluppo dell’economia USA e beneficiato dei successi delle proprie imprese.

Lo sviluppo di grandi società USA quotate, poi diventate multinazionali, la partecipazione dei cittadini al capitale di rischio tramite l’acquisto di azioni di queste compagnie,  è stato uno straordinario acceleratore della ricchezza.   Investire in azioni ha generato un nutrito numero  di super-ricchi ma anche una grandissima classe media che ha finanziato i propri consumi con i guadagni di borsa.

Mentre questo accadeva,  in Italia si è fatta strada un cultura del risparmio basato sull’edilizia e sul BOT, gli immobili  prendevano valore  grazie a una popolazione in crescita e  un’inflazione galoppante.  Il BOT, il BTP e il Buono Postale erano considerati e sono considerati ancora da molti, un porto sicuro, unica alternativa d’investimento al riparo dai rischi di perdita, ma le cedole sono pagate sempre con le tasse che paghiamo allo Stato, quindi non si produce nessuna ricchezza.    Questa è la cultura finanziaria italiana dei  nonni e dei padri, ma la cosa terribile è che questa cultura viene ancora oggi tramandata ai figli ed ai nipoti, d’altronde questo è lo scenario nel quale  i nonni ed i padri sono cresciuti, non ne conoscono un altro.

L’Italia è un paese incredibilmente ricco, la ricchezza media degli Italiani è tra le più alte al mondo, ma la ricchezza è al 50% posizionata su immobili e la parte rimanente sono depositi e titoli di Stato (o similari), ciò significa che la quasi totalità della ricchezza è posizionata su asset che bruciano ricchezza o che non ne producono a causa dei bassi tassi d’interesse.

La cultura finanziaria diventa quindi un fattore primario di sviluppo in un paese come il nostro, questa ricchezza italiana dal 2008 è in continuo declino, la bolla immobiliare e fattori demografici rendono l’immobiliare un asset in progressiva perdita,  i titoli di Stato ed i depositi bancari non rendono nulla o rendono meno dell’inflazione.   Occorre comprendere che non basta preoccuparsi della ricchezza da accumulare e trasferire ai propri figli, ma occorre fare attenzione alla cultura finanziaria che gli trasferiremo, poiché le attuali informazioni che diamo ai giovani li renderanno velocemente poveri, mentre lo scarso sviluppo economico italiano li ha già resi, spesso,  disoccupati o sottoccupati.

C’è una piccola parte dei risparmiatori che ha cercato delle alternative ed fatto ricorso  al trading, pensando di poter riuscire a trarre profitto dalle oscillazioni dei prezzi , o pensando di poter comprendere i business delle aziende o i loro bilanci.  Questa è la nuova distorsione di alcuni che  cercano  alternative, diventare ricchi facilmente e velocemente, pensando di essere più informati  degli altri, pur non avendo informazioni, non  capendo niente di imprese, bilanci ed aziende.   La mia personale statistica dice che uno su 1000 di costoro,  guadagna qualcosa, i più fortunati perdono subito una piccola cifra ed abbandonano il campo,  i più sfortunati fanno le prime operazioni in guadagno, dopo di che entrano in una fase ludopatica, cominciano a giocare i soldi come a un casinò, cercano di recuperare le perdite aumentando le scommesse fino a subire perdite ingenti  ed addebitando tutto questo al cattivo funzionamento dei mercati finanziari  ……. (tanto la colpa dei fallimenti è sempre di qualcun altro)

Un grosso passo in avanti sarebbe quello di educare gli Italiani, giovani e meno giovani, ad  un giusto approccio alla gestione dei risparmi.  Tutte le autorità di controllo si sono espresse in tal senso ed anche le varie commissioni parlamentari interessate dalla materia “risparmio”, ma sono riuscite solo a normare una serie di obblighi di comunicazione (nel segno della giusta trasparenza)  che non si sono tradotti in atti di educazione finanziaria obbligatoria, anche Banca d’Italia dedica sul suo sito un ampio spazio a queste materie …… ma chi le legge?

Fin dalle scuole elementari occorrerebbe rafforzare la presenza dell’educazione civica (per creare una generazione più ligia alle norme etiche/morali/ecologiche)  ed inserire con forza l’educazione finanziaria (per creare una generazione di risparmiatori più attenti e preparati).

Si risparmia per dei motivi,  creazione di una pensione, imprevisti, studi dei figli, acquisti di una abitazione, capitale per una vecchiaia serena,  etc.      Tutti obiettivi che, generalmente, sono di medio lungo termine per i quali è necessario perseguire un rendimento basato su principi di diversificazione, riduzione del rischio e massimizzazione del risultato economico.     Per far questo si sono scritti tonnellate di libri,  uno dei fattori di sicuro successo è una adeguata diversificazione, la selezione di strumenti d’investimento efficaci (quelli che consentono di investire sui titoli più efficienti più redditizi),  aggiustare il portafoglio periodicamente, perché i mercati finanziari con le loro oscillazioni creano delle opportunità di rendimento, soprattutto nelle fasi di crisi o di eccesso di euforia.   Ricordiamo che nessuno è in grado di prevedere l’andamento dei prezzi di una attività finanziaria, chi sostiene il contrario è un millantatore …….

Quindi la prima regola che voglio suggerirvi  è di trovare un consulente che ci dica queste verità, se qualcuno vi si propone dicendovi che sarà in  grado di prevedere andamenti delle valute, delle materie prime o dei titoli, sappiate che affidandovi a costui perderete  i  vostri soldi.

Per curarci andiamo da un Medico, per fare una causa andiamo da un Avvocato, per  redigere un atto pubblico andiamo da un Notaio ……. Per gestire il vostro risparmio assicuriamoci che il nostro interlocutore sia un Consulente Finanziario abilitato, iscritto all’albo dei Consulenti Finanziari (possiamo fare una ricerca del nominativo sul sito  www.organismocf.it )  .

Per iscriversi all’albo OCF questo consulente deve aver superato un esame e deve aver dimostrato di possedere e mantenere requisiti etici e morali. Quindi rivolgersi a un Consulente Finanziario abilitato iscritto all’Albo CF è una prima forma di tutela per il risparmiatore.   Se vai in una filiale  Bancaria, o in una agenzia di assicurazioni, o all’ufficio postale, o se ti rivolgi a un Consulente esterno,  assicurati che il tuo interlocutore (bancario, assicuratore, impiegato postale o professionista)  sia iscritto all’Albo.  Sappi che questo ti darà anche una serie di tutele legali e patrimoniali.   Se ti affidi a una persona non iscritta all’albo lo fai a tuo rischio e pericolo.  Se segui il consiglio di un parente o di un vicino di ombrellone, quasi certamente,  questi non ha nessuna cognizione di quello che ti sta dicendo, lui ti suggerisce con sicurezza ma intanto i soldi sono i tuoi, sono importanti per il tuo futuro e per quello dei tuoi cari  e potresti perderli per sempre.

Una volta accertato di trovarsi dinnanzi a un Consulente Finanziario iscritto all’albo, valutiamo il suo comportamento:

dopo 1 minuto ha già un prodotto finanziario o una polizza da farti sottoscrivere ?

la faccenda puzza, forse il tuo interlocutore sapeva già cosa doverti vendere e ti propone qualcosa che potrebbe non essere affatto utile a te ma utile all’azienda per la quale il consulente lavora.   Per arrivare a consigliarti il consulente finanziario deve conoscere la tua situazione finanziaria, patrimoniale e familiare, deve comprendere i tuoi bisogni ed i tuoi obiettivi personali, deve parlare con te di rischio degli investimenti e del tuo livello di tolleranza al rischio.

Qualsiasi cosa tu voglia acquistare ha un costo, poiché nessuno può lavorare gratis, è importante che ci vengano illustrati con chiarezza i costi ed i rendimenti stimati attesi dell’operazione.  Se qualcuno ci dovesse dire che non ci sono costi ……. La faccenda puzza nuovamente.      La trasparenza nei costi è importante ed un professionista serio ti parlerà di questo senza esitare giustificandoti la presenza del costo ed indicandoti il modo per poter risparmiare.   Se un prodotto finanziario costa il 3% ed il rendimento atteso fosse  il 2%,  è evidente che non conviene compralo,  un consulente finanziario abilitato è obbligato a consegnarti un verbale nel quale si evidenziano queste  caratteristiche.  Se ti affidi ai consigli di un parente o  del vicino di ombrellone allora puoi anche decidere di farti prescrivere i farmaci dal salumiere o farti progettare la casa da un benzinaio.

Bene, avrei potuto scrivere altre 5 pagine per illustrarti quali sono i migliori strumenti d’investimento al momento per poter investire i propri soldi e raggiungere i propri obiettivi – diversi per ciascuno di noi.  Ma questo non è il tema di questo articolo.

Per investire i propri risparmi occorre individuare degli obiettivi ed attribuire ad ogni obiettivo una parte dei risparmi accumulati e di quelli che accumulerai.   Per fare questo è indispensabile avere una guida esperta, un consulente finanziario abilitato,  oggi ancora non è obbligatorio rivolgersi a questa figura come un tempo non era necessario rivolgersi a un medico per curarsi.   Oggi esiste il reato di Esercizio abusivo della professione medica, cosi come è reato costruire una casa senza un progetto di un Ingegnere iscritto all’albo degli Ingegneri …… un giorno anche la categoria che io rappresento potrebbe essere una scelta obbligata, puoi ancora decidere di perdere i soldi con il trading o affidarsi a quel parente amico che “ne capisce”.

Io ti consiglio di pensare al tuo futuro, dedicati 100% al tuo lavoro per accumulare risparmi   e scegli un consulente finanziario abilitato per ricevere consigli d’investimento e far monitorare il tuo portafoglio.     Spiega ai tuoi figli che il mondo dei tuoi genitori o dei tuoi nonni non è più lo stesso nel  quale vivranno loro, pertanto l’immobiliare, i titoli di Stato ed i Depositi non sono una soluzione giusta per l’allocazione del risparmio, occorre investire (con azioni e obbligazioni) nelle aziende che stanno rivoluzionando il nostro mondo e farlo nel modo giusto non rischiando di perdere ciò che accumuliamo. In questo modo preserverai  la tua serenità futura e quella dei tuoi figli.

Luciano Amato

Consulente Finanziario – iscritto Albo CF  Delibera Consob 10556 del 1997

Personal Financial Advisor  in Finecobank Spa

Il tuo ruolo sociale, il valore del tempo.

Il ruolo sociale delle persone,  il valore del tempo.

Con la maturità si tende ad osservare il mondo intorno a noi con occhi diversi.    Il gesto di un adulto (genitore o nonno) che, accompagnando il figlio o il nipote a scuola, butta per terra una carta o una lattina, l’automobilista che minaccia un guidatore perché, a parer suo, ha commesso un errore di guida.   Il famoso “effetto farfalla” di Lorenz, ci dice “che un battito di farfalla in Brasile potrebbe provocare  un tornado in Texas”,  il metereologo Lorenz voleva significare che un evento che potremmo considerare insignificante può avere un effetto dirompente a distanza di tempo e spazio.   Cosi può accadere che i comportamenti, citati all’inizio,  si ripercuotano sulle future generazioni per anni o forse secoli, l’insegnamento che diamo ai nostri discendenti produrrà benessere e ricchezza o malessere e povertà, per quanto possiamo considerare oggi  insignificanti i nostri gesti.

Ieri ho incontrato Antonio e Marcella (due persone reali ma nomi di fantasia)  due giovani impiegati da poco stabilizzati lavorativamente, cioè assunti a tempo indeterminato con uno stipendio da 1200 euro circa ciascuno.   Pochi risparmi da parte ma tanti progetti per il futuro.  Comprare una casa, convivere, avere dei figli.

Per la loro capacità di reddito ed il loro patrimonio non potrebbero permettersi un consulente finanziario, visto il loro risparmio esiguo, hanno studiano le loro materie di lavoro ma non hanno nessuna educazione finanziaria che gli consenta di comprendere come gestire i loro soldi ed i loro progetti.    Presto o tardi avrebbero incontrato qualcuno che gli avrebbe appioppato una polizza assicurativa a premio ricorrente con dei costi esorbitanti, difficilmente avrebbero pianificato il loro risparmio futuro con strumenti efficienti, probabilmente non avrebbero mai ottenuto il mutuo che gli serve.

Ho dedicato loro circa 2 ore del mio tempo, abbiamo analizzato i loro obiettivi futuri e stimato quello che gli dovrebbe servire  per poter dare un anticipo per un immobile.  Abbiamo costruito  un piano di accumulo senza costi di sottoscrizione,  con un profilo di rischio compatibile con il loro orizzonte temporale.  Ho spiegato loro i meccanismi di concessione di un mutuo ed i requisiti che è necessario avere per farsi accettare la richiesta quando sarà il momento.       Abbiamo parlato della loro situazione previdenziale e di ciò che possono fare per accantonare qualche piccolo  risparmio in un fondo pensione, senza costi di entrata,  per costituire un capitale previdenziale o una rendita integrativa al pensionamento.

Sono state due ore donate per il ruolo sociale che svolgo, utili a far comprendere a questa giovane coppia come costruire i presupposti per il raggiungimento dei loro obiettivi.  Non ho ricevuto una remunerazione adeguata da questa attività, forse avrò guadagnato 5 euro,  per la quale ho impegnato le mie conoscenze e la mia esperienza ultraventennale,  ma sono stato ripagato da un grazie sincero dei due ragazzi … poi chissa un giorno potrebbero diventare benestanti o presentarmi un cliente milionario.

Ugual cosa mi accadde con Francesco (persona reale ma nome di fantasia) dodici anni fa voleva aprire un conto corrente societario per sfuggire ai costi applicati dal Banco di Napoli.  Dopo aver ascoltato attentamente i suoi obiettivi lo sconsigliai dal chiudere il conto e lo invitati a fare anche qualche piccola operazione di accumulo al Banco di Napoli, poiché un domani avrebbe avuto bisogno di un finanziamento per realizzare i suoi obiettivi e li sarebbe stato più facile ottenerlo.   Due anni fa “Francesco” ha comprato con la sua società una gelateria in centro, finanziata dal Banco di Napoli, si è sposato, ha avuto dei figli ed ancora mi ringrazia per il consiglio ricevuto allora.   Non ho guadagnato nulla dal tempo che ho impegnato in quella consulenza  ma ho svolto il mio ruolo sociale non solo di consulente ma di educatore finanziario.

Posso fare tanti altri esempi del genere, ma certamente sfugge alla maggioranza delle persone l’importanza ed il ruolo sociale del consulente finanziario.  I risparmiatori sono troppo abituati a dover acquistare in Banca, alla Posta o in Agenzia di Assicurazioni  un prodotto finanziario ….. la domanda ricorrente è cosa mi proponete ? Qual è il rendimento ?

Un giorno spero che le persone, soprattutto quelle più benestanti, entreranno nel mio Studio pronti a spiegarmi la loro situazione finanziaria ed i loro obiettivi personali e familiari,  consci di avere delle esigenze da soddisfare e non   “proni” a un prodotto finanziario fatto solo per far guadagnare  la Banca le Assicurazioni o la Posta.