Carissimi amici lettori,
nella analisi che segue toccherò i quattro principali settori d’investimento per gli italiani, obbligazioni, immobili, azionario e materie prime, cercando di fornirvi qualche spunto di riflessione sulle vostre scelte d’investimento della seconda metà del 2015 e, in chiave prospettica, nel decennio in corso.
Lo scenario macroeconomico vedrà un Agosto particolarmente volatile, le grandi oscillazioni attengono l’incertezza relativa ad uno scenario politico nuovo e non privo di alea sulle prospettive di crescita del mondo. In USA i dati economici sembrano in netto miglioramento, potrebbero essere ulteriormente supportati dal calo del petrolio e delle materie prime, il calo del prezzo del petrolio sembra diventato ormai un elemento strutturale indipendente dalla crescita economica. Dal mio punto di vista gli USA sono destinati ad essere nuovamente un motore di crescita globale e ci si augura che nulla metta in discussione questa prospettiva. E’ di oggi il dato negativo sulla vendita di immobili in USA, c’è stato una piccola riduzione del numero di vendite in controtendenza rispetto alle aspettative, per fortuna i dati sull’occupazione sono confermati in crescita e rappresentano la tendenza più importate per i consumi USA, vero traino della crescita mondiale.
In Europa, risolto (o quasi) il problema Greco, il QE della BCE dovrebbe fornire supporto alla crescita economica, rilanciare il mercato immobiliare europeo e ridare linfa alle imprese favorendo gli investimenti. Il grande assente sono occupazione e consumi. La tendenza al rigore economico dei conti pubblici non favorisce una ripresa dei consumi, è il tema dell’Europa ed il nodo al pettine di un sistema europeo non ancora pienamente federale. Tuttavia i tassi bassi per lungo tempo dovranno favorire una fase di crescita degli utili e dei consumi, certamente la percentuale dipende grandemente dal livello di incremento vendite in USA più che da una possibile esplosione dei consumi in Europa.
Il Giappone mostra dati economici particolarmente positivi e questo rende il mercato Giapponese particolarmente interessante in chiave prospettica.
La Cina è destinata a diventare il vero spauracchio di questa crescita annunciata. I dati presentano un marcato rallentamento, ciò ha provocato un tracollo delle materie prime e del petrolio, trascinando in un baratro le aspettative per i principali paesi produttori di materie prime e petrolio (BRASILE, Russia, Australia etc). Una vera ripresa dei mercati si avrà solo quando, e se, le politiche di stimolo della Banca Centrale Cinese cominceranno ad avere effetti reali sui consumi interni della CINA. Per la Crescita mondiale, in futuro, i consumi della CINA occuperanno un posto di rilievo ma ad oggi le prospettive sono tutte nelle tasche dei consumatori USA.
Scenari per gli investimenti in Obbligazioni:
il 70% delle emissioni obbligazionarie di alta qualità in euro presentano rendimenti negativi, quindi le prospettive di chi sceglie questo settore d’investimento sono quelle di avere un rischio certo (tasso ed emettente) senza avere un rendimento. Spostandosi su duration più lunghe (obbligazioni oltre i 7 anni) abbiamo un minimo rendimento che presenta un rischio di ribasso molto rilevante (1% di rendimento e 6-10% di possibile ribasso del prezzo). Spostandosi su obbligazioni a lunghissima durata, il rischio sale esponenzialmente ed il rendimento è poco più alto, basti pensare che il BTP 2040 rende un misero 2,4% netto annuo a fronte di un rischio di ribasso di oltre 25% per ogni punto di rialzo dei tassi, se poi valutiamo anche le condizioni di debito dell’emittente Stato Italiano ci rendiamo conto che siamo di fronte a un paradosso. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un ribasso dei mercati obbligazionari emergenti in valuta locale, i rendimenti di questo mercato sono particolarmente alti (il Brasile offre rendimenti a due cifre), e nel mercato delle emissioni societarie troviamo sempre nei paesi emergenti ottimi emittenti con emissioni in valuta forte (USD). Le emissioni USA High Yield presentano un rendimento del 6% circa ma forse le quotazioni sono un po’ tirate, molti gestori sconsigliano questo segmento obbligazionario. Il settore Cross Over, titoli a cavallo tra la BBB e la B è il più interessante, viene premiata la qualità del gestore. E’ un settore nel quale ricercare due o tre gestori bravi cui affidare la ricerca delle RIsing Star, ossia le società con spazi di miglioramento dei dati di bilancio e del rating. Anche in Area Euro ci sono interessanti opportunità in questo segmento. Quindi puntare tutto sulla diversificazione e sulla ricerca del rendimento ed abbandonare gli schemi focalizzati su titoli di stato a lunga scadenza, dai quali presto o tardi ci sarà un fuga che farà piangere molti risparmiatori.
Scenari per gli investimenti immobiliari:
i bassi tassi d’interesse e il QE in Europa saranno un trampolino per il settore immobiliare, specie in quei paesi dove abbiamo una crescita dell’occupazione e una lieve crescita dei consumi. L’Italia ? siamo forse di fronte a una falsa partenza. In questi giorni abbiamo un risveglio della richiesta di mutui e un ritorno di interesse verso l’immobiliare a prezzi scontati del 30 o 40% rispetto ai picchi massimi del 2008. Ma ricordiamoci che in Italia l’80% della popolazione possiede già una abitazione, circa il 50% ne possiede più di una, il mercato dei fitti è al disastro subissato da cause civili interminabili, c’è una impennata forse ancora non terminata delle tasse sugli immobili, popolazione in contrazione, disoccupazione ai massimi storici …… forse non è ancora il momento del mattone in Italia e non lo sarà fino a che i dati dimostreranno una reale ripresa dell’occupazione? A tutti vorrei sempre ricordare che il valore di un investimento (come di un immobile) dipende dalla capacità del bene di produrre una rendita, se il bene non è in grado di produrre rendita o addirittura produce un reddito negativo (tasse) il bene ha valore economico zero, a meno che non sia la propria abitazione.
Scenari per gli investimenti in Azioni:
Il mercato Euro, grazie al QE di Draghi, viene indicato da tutti come l’investimento del momento. Ci sono ampi spazi di crescita e prezzi convenienti rispetto agli altri paesi. Il mercato USA dovrebbe assorbire nuovi flussi di produzione, i bassi prezzi delle materie prime e del petrolio dovrebbero favorire una calo dei prezzi di produzione ed una crescita degli utili. I livelli di cambio dell’Euro dovrebbero favorire le esportazioni UE. Questi sono i motivi di tanto ottimismo, che si scontrerà con i dati economici USA e con la ripresa dei consumi interni dell’Area Euro, per il momento asfittica e piena di incognite. Il mercato azionario Usa viene indicato come a prezzi alti ma con prospettive di ulteriori rialzi specie in alcuni settori rispetto ad altri, in primis il settore finanziario che dovrebbe crescere grazie all’aumento dei tassi d’interesse del prossimo anno. Il mercato azionario Giapponese è visto molto positivamente dalla maggioranza dei gestori poiché i dati attualmente confermano la riuscita delle politiche di espansione monetaria di ABE. Il mercato Asiatico e dei paesi emergenti presenta numerose incognite, occorre evitare (o entrare opportunisticamente in fasi di pronunciato calo) i paesi produttori di materie prime e petrolio.
Scenario per le materie prime:
è il settore che presenta minimi a cinque anni, i produttori di materie prime hanno ridotto ulteriormente i costi per far fronte ai ribassi del loro prodotto, in alcuni casi i ribassi sono stati superiori al 50%. Alcune aziende del settore sono entrate a far parte dei titoli azionari value anche se le prospettive degli utili rimangono al ribasso, fino a quando non ci sarà una inversione di tendenza dei consumi globali. Quando ci sarà questa inversione di tendenza ?? Probabilmente quando tutti daranno per spacciato il settore, forse non siamo lontani ? guardiamo con attenzione al settore cercando l’opportunità.
N.B. Attenzione il contenuto di questo articolo non deve essere considerato in alcun modo consiglio d’investimento. Per ricevere consigli d’investimento personalizzati è necessario incontrare un consulente finanziario, illustrare la propria situazione finanziaria, misurare la propensione al rischio ed individuare gli obiettivi d’investimento. Solo dopo tale analisi il consulente finanziario sarà in grado di fornirvi soluzioni personalizzate d’investimento che necessitano di adeguato monitoraggio.