Pianificazione Finanziaria

 

Il concetto di Pianificazione Finanziaria non è chiaramente percepito nella cultura finanziaria Italiana,  si tratta invece di una vera e propria filosofia d’investimento per i paesi anglosassoni. 

Parlare di scelta d’investimento e di selezione di strumenti finanziari, azioni, obbligazioni, ibridi, materie prime, senza aver prima parlato di famiglia, desideri,  situazione patrimoniale, esigenze e obiettivi di vita, rende il denaro una materia astratta svincolata dalla funzione che esso svolge.    Il denaro serve per tutelare, difendere, raggiungere un risultato.  Quando tutto ciò di cui parliamo con il nostro consulente diventa una percentuale o una scadenza o una speculazione, i risparmi cessano di essere uno strumento di realizzazione di obiettivi per diventare una merce da scambiare per averne un beneficio senza poter opportunamente valutare se i tempi d’investimento, i rischi e le correlazioni siano adeguate ai fini cui quei denari sono destinati. 

Ecco che il concetto di pianificazione finanziaria diventa un grande ombrello nel quale contenere il patrimonio attuale, in tutte le sue sfaccettature (finanza, arte, immobili …),  il patrimonio futuro inteso come flussi di risparmio,  parcellizzato per obiettivi d’investimento.   Si tratta di passare da un modello di risparmio nel quale invece di preoccuparsi di trovare il “migliore investimento” per 100.000 euro,  ad un modello nel quale la stessa cifra è destinata a uno o più obiettivi di vita:  per esempio 30.000 euro per gli studi di mio figlio Marco necessari tra 5 anni,  5000 euro da accantonare per ottenere una pensione privata che integri la pensione pubblica, 15.000 euro per ristrutturare la mia abitazione al Mare tra 3 anni, 10.000 euro da investire a brevissimo per imprevisti, 40.000 euro da investire a 7 anni per le future esigenze familiari.   Ecco che si separa la contabilità ed il denaro riconquista la funzione che gli è propria. 

Risulta evidente come il processo di Pianificazione finanziaria non sia possibile senza relazionarsi con un consulente esperto che può aiutarti ad individuare questi obiettivi, miscelandoli con le conoscenze finanziarie, previdenziali, fiscali e successorie che ha maturato.   Solo in questo modo sarà possibile ripartire il patrimonio in maniera ottimale,  trovando l’ottimale combinazione di strumenti d’investimento che massimizza il risultato in funzione degli obiettivi di vita.  

Ma nella vita tutto cambia, mutano le esigenze, mutano le famiglie, si evolvono i mercati economici …… ecco che il consulente finanziario diventa l’interlocutore con il quale approcciare non solo le scelte di oggi ma adeguare il portafoglio continuamente ai cambiamenti interni ed esterni alla famiglia. 

L’assenza di una forte presenza dello Stato nei Paesi Anglosassoni ha favorito oltre un secolo or sono  la nascita di questa cultura di pianificazione finanziaria,   in Italia la scarsità delle risorse ha comportato e comporterà una riduzione dello Stato Sociale e delle tutele pubbliche.  Non avere una buona pianificazione finanziaria potrebbe essere un vero problema per i giovani ed adulti di oggi,  cosi come comporterà un forte impatto fiscale sui benestanti di oggi e sui loro eredi se non effettuano le giuste scelte.  

 

Luciano Amato 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.