Il fallimento della Grecia e le riforme strutturali

20-09-2011 – Siamo ormai ad un passo da  un probabilissimo fallimento della Grecia.  Mentre gli Stati UE si affrettano ad approvare i nuovi stanziamenti per il fondo salva Stati,in Grecia continuano gli scioperi ad oltranza contro le manovre di austerity, fatto che aumenta direttamente un ulteriore decifit pubblico.  La situazione può precipitare se accade qualsiasi evento che possa paventare un ostacolo all’approvazione delle manovre di salvataggio.

Il rischio di una crisi sistemica,di cui parlavamo solo alcuni mesi or sono, si è materializzato in maniera repentina. Un default incontrollato della Grecia (la data a rischio è a metà Ottobre) comporterebbe un mancato pagamento di pensioni e stipendi statali,  un blocco del sistema sanitario greco, il mancato pagamento di cedole e scadenze del Debito pubblico.  

——————–… cerchiamo di capire quali sono le potenziali conseguenze catastrofiche…

A catena salterebbero alcune Banche (quasi tutte)  in Grecia con una corsa al prelievo Bancomat. Dopo pochi ore questa tensione di rivolgerebbe verso le Banche degli altri paesi UE, alcune delle quali sarebbero costrette a una rapida ricapitalizzazione o al salvataggio da parte degli Stati.    Si aprirebbero nuove tensioni sui titoli del debito pubbliico di Italia Spagna Irlanda e Portogallo causando un tracollo delle quotazioni.   

A questo punto le Banche Francesi, Tedesche ed Italiane si troverebbero a subire anche le svalutazioni dei loro attivi derivanti dal crollo dei titoli di Stato che hanno in portafoglio.   Ogni Banca comincerebbe ad avere paura delle altre Banche causando un blocco del sistema Finanziario.  Ci sarebbe anche da noi una corsa agli sportelli per prelevare il contante e le filiali sarebbero costrette a chiudere le porte. 

Paesi che sono passati indenni finora alla crisi, come la Germania e l’Inghilterra, dovrebbero intervenire per salvare le proprie Banche  cadendo anch’esse nel baratro della crisi sistemica.

Le Banche USA, che detengono grandi quantità di titoli di Stato EU e di Obbligazioni Bancarie sarebbero costrette alla chiusura o statalizzate. 

Il denaro dei paesi occidentali sarebbe a quel punto carta straccia e si andrebbe incontro a una fase di distruzione del sistema economico/finanziario tornando per un breve periodo ad una forma nuova di baratto.

Quando si parta di Crisi sistemica molti non capiscono di cosa si tratta, spero in queste poche righe di aver chiarito il concetto.

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Veniamo ad uno scenario meno traumatico e più probabile 

Stiamo andando incontro ad una vera e propria rivoluzione del mondo finanziario ed economico dal quale verranno fuori importanti cambiamenti strutturali.  

Proviamo ad elencare una possibile serie di eventi che riguarderanno i prossimi mesi:

1) ampliamento del fondo salva Stati per consentire altri 3 mesi di sopravvivenza della Grecia

2) varo di un organismo UE che si occupi della equiparazione dei regimi fiscali dei paesi UE

3) presentazione di un piano di ristrutturazione del debito Greco per riportarlo ad un livello tollerabile (haircut di circa il 40%)

4) varo di misure di rilancio per l’economia Greca che favoriscano la ripresa dell’occupazione

5) varo di un piano di rilancio per le aree sottosviluppate dell’Area Euro per il rilancio della produzione e dell’occupazione finanziato con emissione di Euro bond

7) varo di misure strutturali di riduzione della spesa pubblica, riduzione della spesa politica, semplificazione della struttura burocratica statale, liberalizzazioni.

6) piano di riduzione del debito pubblico dei paesi maggiormente indebitate con operazioni di vendita del patrimonio statale.

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